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Questo articolo è stato pubblicato il 31 gennaio 2011 alle ore 09:06.
Nel 2010 gli italiani non hanno dichiarato al fisco redditi per quasi 50 miliardi di euro. Precisamente 49,245 miliardi di euro, una somma cresciuta del 46% rispetto all'anno precedente. Il dato è contenuto nel rapporto annuale della Guardia di Finanza, presentato a Roma, e conferma quanto già reso noto dal comandante delle Fiamme Gialle, il generale Nino di Paolo, ai membri della Commissione Finanze della Camera nel corso di un'audizione lo scorso 26 gennaio.
VIDEO/ Rapporto Gdf: nel 2010 redditi non dichiarati per 50 miliardi (di Nicoletta Cottone)
Stanati più evasori totali
Ma non solo: la Guardia di Finanza ha scoperto 8.850 evasori totali (in aumento del 18% rispetto al 2009): persone e aziende che pur svolgendo attività economiche non hanno mai presentato una dichiarazione dei redditi e che nel 2010 hanno evaso redditi per oltre 20 miliardi (+47% rispetto al 2009) e Iva per 2,6 miliardi. Di questi, 3.288 hanno evaso più di 77mila euro di imposte. E sempre nel 2010 gli italiani hanno anche evaso quasi 30,5 miliardi di Irap e 6,3 miliardi di Iva. Ammontano invece a 635 i milioni di ritenute non versate o non operate.
Pugno duro contro l'evasione internazionale
Dei quasi 50 miliardi nascosti al fisco, 10,5 sono quelli individuati nei casi di evasione fiscale internazionale, qussi il doppio del 2009 (5,8 miliardi), realizzati attraverso operazioni di esterovestizioni della residenza di persone fisiche o società, triangolazioni con paesi off-shore e omesse dichiarazioni di capitali detenuti all'estero. A "ospitare" i soldi di questi evasori sono principalmente il Lussemburgo e la Svizzera, dove è stato individuato oltre il 50% degli oltre 10 miliardi evasi. Seguono il Regno Unito (7%), Panama (6%), San Marino e Liechtenstein (2 per cento). La restante quota è distribuita fra gran parte degli altri 54 paradisi fiscali della black list italiana. Complessivamente, emerge dal rapporto, nel 2010, le Fiamme Gialle hanno svolto 31.777 verifiche sui fenomeni di evasione, elusione e delle frodi più gravi e diffuse, 79.872 controlli sui singoli atti di gestione e 779.863 controlli strumentali, quelli riguardanti il rilascio di scontrini e ricevute fiscali. Infine, sono 18.541 (+12% rispetto al 2009) i lavoratori utilizzati in nero da 7.822 datori di lavoro, di cui 5.508 di origine extracomunitaria.