Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 01 febbraio 2011 alle ore 13:07.
«Nel giorno dell'avvio delle sanzioni per i certificati online i nostri medici ci segnalano che il sito è bloccato già da ieri sera e ancora in queste prime ore del mattino. Per una risposta dal Call Center si impiegano fino a 18 minuti. Per questo ci sentiamo presi in giro dal ministro Brunetta». È quanto afferma il segretario nazionale della Fimmg, Giacomo Milillo.
Da oggi il via alle sanzioni, stato di agitazione per i camici bianchi
«I lavoratori che credono ai trionfalistici comunicati stampa del ministero dell'Innovazione pretendono dal loro medico il certificato online, ma il sistema non funziona - aggiunge Milillo - "Il mio datore di lavoro mi ha detto che lei deve farlo per forza". Si sono sentiti dire all'inizio della giornata molti medici di famiglia: lungo tempo sottratto all'assistenza, cittadini costretti a fare il ping pong fra lo studio del medico e l'ufficio del personale. È solo un esempio dei tanti disservizi e disagi che si stanno verificando e che si verificheranno nei prossimi giorni se il governo non ricondurrà il ministro Brunetta alla ragionevolezza».
«Questi disagi sono ben noti al Ministero - prosegue Milillo - Li abbiamo più volte segnalati sulla base di studi e sondaggi dai quali emergeva chiaramente il persistere di blocchi frequenti nel sistema di certificazione online e soprattutto per il call center. Il sistema non è a regime e per questo abbiamo appreso con amarezza il no del ministro Brunetta alla richiesta di tutti i sindacati medici di rinviare le sanzioni per il mancato utilizzo dei certificati online. Lo stato di agitazione va avanti».
«I medici sono offesi e umiliati perché, se il progetto della certificazione online ha fatto qualche progresso, il merito è soprattutto loro che con le proprie risorse hanno compensato le carenze di un sistema improvvisato - sottolinea -. Solo alcune regioni si sono tempestivamente attivate per supportare i medici e, comunque, la maggior parte degli ospedali italiani, gli ambulatori degli specialisti, la guardia medica notturna e festiva sono totalmente sprovvisti degli strumenti necessari. C'è quindi più di un motivo per essere agitatissimo, ma il portavoce del Ministro Brunetta confonde con agitazione la determinazione di chi sa di avere ragione».