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Questo articolo è stato pubblicato il 10 febbraio 2011 alle ore 14:23.
Soltanto l'1% delle cause intentate dal 1988 a oggi per ottenere un risarcimento dai magistrati è stato accolto. Lo ha segnalato l'Avvocatura dello Stato nel corso di un'audizione in commissione Giustizia della Camera sulla riforma della legge per la responsabilità civile dei magistrati. Nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi Berlusconi ieri aveva detto che i pm hanno finalistà eversive e che avrebbe fatto causa allo stato.
In tutto 406 le cause dal 1988 per ottenere un risarcimento dalle toghe
Dal 1988, cioè dalla data di entrata in vigore della legge, a oggi sono state proposte esattamente 406 cause per ottenere un risarcimento danni dai magistrati. Di queste, 253 (pari al 62%) sono state dichiarate inammissibili con provvedimento definitivo; 49 (12%) sono in attesa di pronuncia sull' inammissibilità; 70 (17%) sono in fase di impugnazione e 34 sono state dichiarate ammissibili. Di queste 34, 16 risultano ancora pendenti.
Solo in 4 casi lo stato è stato condannato
Ma delle 18 già decise, 14 sono state respinte e solo in 4 casi (il 22%), vi è stata la condanna dello Stato. In buona sostanza, sintetizza l'Avvocatura dello Stato nella sua relazione, «è stato dichiarato ammissibile solo il 105 delle domande e solo l'1% è stato accolto. «Da questi dati - commenta il deputato del Pdl Manlio Contento - emerge più che mai l'esigenza di riformare la legge sulla responsabilità civile dei magistrati rendendola adeguata ai parametri comunitari».