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Questo articolo è stato pubblicato il 10 febbraio 2011 alle ore 15:59.
Due cambi forzati e due di natura tecnica per un'Italia che, già un po' incerottata, sabato affronta il secondo turno del Sei Nazioni in casa dell'Inghilterra. Confermata l'assenza in mediana di Gori, che per un guaio alla spalla ha già finito il Sei Nazioni e viene sostituito da Canavosio. E anche Sole ha dovuto rinunciare: al suo posto, in terza linea, ci sarà Bernabò. Rispetto alla gara persa di misura con l'Irlanda, poi, il ct Nick Mallett ha deciso di inserire nel XV di partenza Orquera al posto di Burton come mediano di apertura e Del Fava anziché Dellapè in seconda linea.
Il pronostico non è in discussione, con i padroni di casa ovviamente strafavoriti. Ma, al di là del confronto tra le due squadre, ci sono rivalità individuali da mettere sotto la lente. È curioso, per esempio, il fatto che nel ruolo di pilone destro - l'architrave della mischia chiusa - Italia e Inghilterra schierino due compagni di squadra. Da una parte Martin Castrogiovanni, dall'altra il giovane Dan Cole: rispettivamente, prima e seconda scelta per la maglia numero 3 dei Leicester Tigers, i campioni d'Inghilterra. "Castro" (29 anni) ha appena rinnovato il contratto con il club inglese, rinunciando probabilmente alle offerte di ingaggi più ricchi provenienti dalla Francia, Cole che di anni ne ha 23, ammette che il compagno di squadra è più forte di lui con la palla in mano e gli riconosce una supremazia che, naturalmente, cercherà di mettere in discussione. È chiaro che per tutti e due il match di Twickenham avrà un significato in più.
Sempre nel Leicester gioca Toby Flood, il mediano di apertura che con la maglia dell'Inghilterra sembra avere strappato il ruolo di titolare nientemeno che a Jonny Wilkinson. In questo caso è il più giovane a prevalere: Flood ha 25 anni, mentre "Wilko" si avvicina ai 32. Coincidenze non da poco nella carriera e nella vita di questi fuoriclasse: entrambi hanno giocato nel Newcastle, ma, soprattutto, entrambi sono nati a Frimley, cittadina del Surrey. Flood è stato man of the match venerdì scorso, quando l'Inghilterra ha vinto in Galles mettendo le fondamenta per un Sei Nazioni da protagonista. Wilkinson gli è subentrato nel finale e ha dato il suo contributo. «Stare in panchina è un inferno», ha confessato, aggiungendo però che Toby sta giocando benissimo e merita di essere il titolare.