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Questo articolo è stato pubblicato il 14 febbraio 2011 alle ore 14:05.
I berlinesi rivogliono l'acqua pubblica. Il referendum di iniziativa pubblica indetto domenica ha decretato la vittoria dei sì 665.000 voti (il 98% dei votanti). I cittadini chiedevano in realtà con questa consultazione di ottenere la pubblicazione di tutti i contratti sulla privatizzazione degli acquedotti firmati nel 1999 con il gruppo francese Veolia e quello tedesco RWE che detengono da allora il 49,9% dei servizi idrici comunali.
L'associazione Berliner Wassertisch è convinta che i voti ottenuti non siano che un primo passo verso il ritorno all'acqua bene comune. Secondo i promotori dal 2001 le tariffe dell'acqua sono salite del 35% e sono tra le più care di tutta la Germania. A novembre scorso la municipalità di Berlino aveva già reso noto il contratto e i documenti relativi all'accordo ma per la Berliner Wassertisch presentavano numerosi omissis.
In Italia intanto il Comitato referendario «2 sì per l'acqua bene comune» ha inviato una lettera aperta a Gianni Morandi e ai cantanti in gara al Festival di Sanremo per richiedere di sostenere il referendum contro la gestione privata del servizio idrico in occasione del Festival dell'acqua organizzato a Sanremo il 17 e 18 febbraio. Il comitato ha chiesto agli artisti di portare sul palco un segno visibile che dimostri il sostegno: indossando un laccetto blu intorno al polso o una spilletta. Al via da giorni invece sul sito la raccolta firme per l'appello ad accorpare il voto dei referendum con quello delle elezioni amministrative. (L.B.)