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Ai Mondiali di Oslo anche il fondo azzurro va a caccia di medaglie. Ecco i favoriti

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Questo articolo è stato pubblicato il 23 febbraio 2011 alle ore 16:39.

Ora tocca al fondo. Dopo che lo sci alpino azzurro ha dimostrato di essere tutto fuorché addormentato nei Mondiali di Garmisch, è già ora di pensare alla manifestazione iridata che domani assegnerà le prime medaglie degli sci stretti. La collina di Holmenkollen, alle porte di Oslo, è un vero luogo sacro per le discipline nordiche. Saranno 31 gli atleti italiani a contendersi un podio in questi Mondiali norvegesi, che si chiuderanno domenica sei marzo con la maratona del fondo, 50 km a tecnica libera preceduti dalla gara femminile di sabato, sulla distanza più breve di 30 km. Gli azzurri sono abituati alle faticacce. L'ultimo Tour de Ski ha premiato con il terzo posto la costanza di Marianna Longa, la più polivalente delle nostre ragazze con Arianna Follis.

Finora la stagione è da incorniciare: venti podi complessivi in Coppa del mondo, inclusi quelli nella competizione a tappe tra dicembre e gennaio. Ben più di quanto avevano racimolato le squadre dello sci alpino, collezionando una sfilza di quarti posti prima di esplodere al momento più opportuno con Winnerhofer, Federica Brignone e Manfred Moelgg. Chissà che cosa ci regalerà il fondo. Si riparte dalle quattro medaglie di Liberec 2009: l'oro di Arianna Follis nella prova sprint, l'argento di Marianna Longa sui dieci km a tecnica classica (tecnica che le piace molto, diversamente dalla compagna di nazionale), i bronzi di Giorgio Di Centa nella gara a inseguimento e del duo Follis/Longa nello sprint a squadre. Sarà difficile eguagliare l'exploit di Garmisch ma ci sono tutte le carte per provarci.

Come ha ricordato il direttore agonistico Silvio Fauner, il gruppo è un bel mix di giovani promettenti e atleti d'esperienza. Follis e Longa guidano la nazionale femminile: la prima punta soprattutto sulle prove veloci, mentre la seconda è tra le favorite sulle distanze maggiori. Buone possibilità ci sono anche per Magda Genuin. Bisognerà subito rompere il ghiaccio, perché lo sprint sarà la prima gara in calendario. Follis e Longa occupano rispettivamente il terzo e quarto posto nella classifica generale di Coppa del mondo, guidata dall'inarrivabile polacca Justyna Kowalczyk con oltre 600 punti di vantaggio. Potrebbe così ripresentarsi il duello visto al Tour de Ski, anche se le atlete da medaglia sono davvero tante, la giovane Therese Johaug (seconda al Tour con un recupero formidabile sul Cermis) o la compagna di squadra Marit Bjoergen, la svedese Charlotte Kalla o la slovena Petra Majdic.

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Tags Correlati: Alessandro Pittin | Arianna Follis | Federico Pellegrino | Garmisch | Liberec | Marianna Longa | Marit Bjoergen | Mondiali | Oslo | Petter Northug | Silvio Fauner | Sport | Vancouver

 

Tra gli uomini azzurri, abbiamo i veterani sempre in prima linea, Pietro Piller Cottrer, argento a Vancouver 2010 sui 15 km a tecnica libera, e Giorgio Di Centa, che fu il nostro portabandiera alle Olimpiadi canadesi e poi mancò l'appuntamento con una medaglia. Proprio due vecchietti, 74 anni in due, ma con determinazione da vendere. Piller Cottrer ha rinunciato anche al Tour de Ski pur di arrivare a Oslo nella forma migliore. Forse un podio qui è l'ultimo sogno di una carriera vicina al termine. Certo anche le donne non sono più delle ragazzine: 33 anni Follis, 31 Longa. Ma c'è spazio per alcuni giovani, in particolare Federico Pellegrino, che nel 2010 ha vinto il bronzo nello sprint ai Mondiali junior e ha centrato il primo podio in Coppa del mondo a Liberec poche settimane fa. La concorrenza sarà agguerrita, tra lo svizzero Dario Cologna, leader della classifica, il norvegese Petter Northug, il ceco Lukas Bauer e tanti altri atleti che possono puntare a un piazzamento di rilievo. Senza dimenticare Alessandro Pittin nella combinata nordica, capace di conquistare un bronzo inaspettato a Vancouver.

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