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Questo articolo è stato pubblicato il 01 marzo 2011 alle ore 15:28.

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Mille forze di polizia e (spesso) zero coordinamentoMille forze di polizia e (spesso) zero coordinamento

Perché non li beccano mai? O perche li prendono con così grave ritardo?

Queste domande sulla sorte degli assassini ritornano proprio mentre la salma della tredicenne Yara Gambirasio è ancora sotto le mani di chi, praticandole una pietosa autopsia a Milano, sta cercando di dare risposte ad altre domande: come è morta, quando e soprattutto se il suo corpo giaceva in quell'angolo di campagna dove è stata ritrovata il 26 febbraio fin dalle prime ore trascorse dal suo rapimento a Brembate Sopra, avvenuto esattamente tre mesi prima.

Quelle domande sulla cattura del criminale o dei criminali che l'hanno massacrata ritornano ossessive perché l'opinione pubblica non può assistere impassibile al via vai di centinaia di persone scese in campo a vario titolo – Forze dell'Ordine, volontari, testimoni, esperti e persino medium - senza chiedersi come è stata cercata la tredicenne bergamasca e chi ha guidato quelle indagini. Se e come le mani che l'hanno uccisa saranno assicurate alla Giustizia.

Domande che si riaffacciano ogni volta che trascorrono mesi dalla scomparsa di una vittima. E' successo per Yara ma il caso di Elisa Claps, ritrovata morta a Potenza dopo 17 anni dalla sua scomparsa è lì a testimoniare che da tempo si ripetono analogie inquietanti sulla capacità dello Stato di rispondere immediatamente ed efficacemente ad un sequestro.

«Inutile nascondere la verità dietro un dito – dice al Sole 24 Ore un questore tra i migliori in Italia, che si è posto le stesse domande da subito e che preferisce non apparire con nome e cognome per non criticare un proprio collega – e negare che non esistano problemi di coordinamento quando bisogna trovare una persona scomparsa, regolarmente denunciata».

Nel nostro ordinamento, sulla carta, nulla viene lasciato al caso. Se viene sporta denuncia l'attività di coordinamento viene assunta dalla Procura della Repubblica e, di fatto, la delega viene assegnata alla Forza dell'ordine che ha ricevuto la denuncia stessa. Dunque, in genere, Polizia di Stato o Carabinieri. La sensibilità delle primissime ore, per le attività di coordinamento, è fondamentale. Senza quella si corre il rischio di disperdere le ricerche in mille rivoli, ciascuno dei quali cerca di portare un pezzo di verità e conoscenza al ritrovamento della persona scomparsa. Tessere che, senza un disegno, non possono completare il puzzle.

E' quanto è successo a Bergamo? La domanda è legittima anche perché, come ripete al Sole-24 Ore il questore intervistato, che proprio in questi giorni ha assunto un nuovo e prestigioso incarico, «ad esempio, difficilmente si assiste al tripudio di volontari che sono scesi in campo in questo caso per cercare Yara». Pare di capire, insomma, che i volontari siano più un problema che una risorsa per le questure che, di solito e come è stato in questo caso, sono deputate a fare le ricerche. O attraverso il commissariato o attraverso la squadra mobile.

Senza un perfetto coordinamento si corre il rischio – come è accaduto in questo caso – di inseguire soggetti sbagliati o affidarsi al caso.

Senza un perfetto coordinamento entrano sulla scena più o meno autonomamente decine di soggetti che, a vario titolo, possono produrre risultati utili alle indagini o, paradossalmente, creare danni irreversibili. A Bergamo si è assistito alla discesa in campo della Protezione civile che non è solo a livello nazionale, ma può declinarsi anche a livello regionale, provinciale e comunale. Singole "carte" da giocare, fino a un poker completo di carte che se non viene governato e bene dall'alto, rischia di confondere o sparigliare il mazzo delle ricerche.

Oltre alla Polizia devono (o meglio: dovrebbero) entrare in campo, in perfetta simbiosi, i Carabinieri ma anche, come in questo caso, si accendono i riflettori della stampa, quasi sempre le gelosie e l'autonomia tra i Corpi rendono tutto più complesso. Se si aggiunge che, di volta in volta, possono entrare in azione anche singoli esperti oltre ai corpi di polizia locale (comunali o provinciali), al Corpo forestale (regionale o provinciale) e ai vari reparti specializzati delle Forze dell'ordine (da quelli scientifici a quelli investigativi), si capisce come le ricerche possano diventare una nave senza timoniere.

Quanto è accaduto nella provincia di Bergamo – dove c'è chi giura di aver battuto a tappeto quell'angolo di campagna dove è stato ritrovato il corpo di Yara e c'è chi lascia intendere che la salma è sempre stata lì – rischia di rappresentare l'ennesima macchia di fango sulla divisa di uno Stato che ha mille Corpi e (spesso) zero coordinamento.

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