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Questo articolo è stato pubblicato il 07 marzo 2011 alle ore 14:11.

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Le lamentele delle ragazze: che brutti regali!
Oltre a lamentarsi dei «tour de force» a cui sono costrette, delle «fatiche delle feste», e del fatto che quelle serate durano «fino alle cinque del mattino», togliendo loro tutte «le energie», le ragazze non sempre sono contente dei regali che ricevono. Inoltre, giudicano in pericoloso declino la generosità del padrone di casa: Barbara Guerra il 7 gennaio parla proprio di «manina stretta». Chi usa un linguaggio più colorito, invece, è Imma De Vivo, il giorno dopo: al cellulare con la sorella parla di alcuni doni, di catenine «talmente piccole e invisibili» e tanto brutte da essere paragonabili a «una collanina del cesso». E ancora: «Hai visto quei regalini che ha fatto bruttissimi?». Eleonora: «Infatti non gliel'ho proprio chiesto e nemmeno voglio (...) ho fatto la superiore non gli ho proprio chiesto niente a lui (...)». Un comportamento indubbiamente elegante, perché dissimulare è un'arte che appartiene solo ai maestri di stile e di urbanità, come le gemelle De Vivo dimostrano di essere una volta di più. Ovviamente senza ostentarlo, ma anzi con una presa di distanza dettata dalla capacità di distinguere nettamente fra diamanti e zirconi, fra una pelliccia di lapin e una di semplice coniglio, fra una toilette e un cesso.

Sms con il padre: sono finiti i giochi
«Hai visto il casino che sta succedendo a Berlusconi? Sei ancora convinto che debba fare politica o capisci perchè ti dico che devo capire cosa (...) ottenere qualcosa subito prima dei sei mesi?». E' quanto scrive, in un sms lo scorso 13 gennaio, Barbara Faggioli al padre, dopo la decisione della Corte Costituzionale sul legittimo impedimento. La ragazza, parlando sempre via sms con il padre, aggiunge: «Sì ma sei proprio scemo se ragioni così! Se è processabile sono finiti i giochi! Viene chiuso! E me la prendo in c... in tutti i sensi!». Il padre, un'oretta dopo, sempre con un messaggio, le risponde: «La consulta in poche parole si è lavata le mani e ha detto che un giudice deciderà ma lui è tranquillo ma tu in questo momento devi fare vedere che gli sei vicino e appena puoi gli parli e gli spieghi la tua situazione se intende portare avanti quel discorso o fare qualcos'altro sempre col suo aiuto». Ma perché, non è vero che i padri sognano sempre un futuro brillante per le proprie figlie? C'è chi consiglia loro di studiare, è vero, o di imparare una lingua o semplicemente di provare a capire se stesse ed essere, di conseguenza, donne felici. Ma papà Faggioli è uno moderno, uno di quei padri che si vantano di essere un amico per la figlia. Ma è pure sempre un papà, un saggio esperto della vita, ed è per questo che cerca di aprire gli orizzonti a Barbara, prigioniera di una visione ristretta e piccolina della realtà e dei suoi sugosi, possibili sviluppi.

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