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Questo articolo è stato pubblicato il 23 marzo 2011 alle ore 12:18.
La Giunta per le autorizzazioni di Montecitorio ha dato parere positivo alla richiesta della maggioranza di sollevare un conflitto di attribuzioni nei confronti dell'autorità giudiziaria di Milano che ha rinviato a giudizio Silvio Berlusconi per il caso Ruby. Il parere della maggioranza è stato approvato con 11 voti favorevoli, 10 invece i contrari. Domani arriverà invece il parere della Giunta per il regolamento presieduta da Gianfranco Fini, quindi la decisione dell'ufficio di presidenza che dovrà stabilire se sulla materia sarà necessario un voto dell'aula della Camera, come richiesto dal Pdl.
La procura di Milano: conflitto di attribuzione? Processo non si ferma
Ad ogni modo i pm di Milano che accusano il premier di concussione e prostituzione minorile hanno già fatto sapere che il processo a suo carico non si fermerebbe nemmeno se la questione del conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato, su cui la giunta della Camera oggi ha espresso parere favorevole, arrivasse davanti alla Corte Costituzionale, dopo il voto di Montecitorio.
La maggioranza si aggiudica il primo round
La Giunta, si legge nel parere, «esprime che la Camera, a tutela delle sue prerogative costituzionali, debba elevare un conflitto di attribuzioni nei confronti dell'Autorità giudiziaria di Milano, essendo stata da quest'ultima lesa nella sfera delle sue attribuzioni riconosciute dall'articolo 96 della Costituzione». Insomma la maggioranza si aggiudica il primo round nello scontro tra il Cavaliere e i pm ma restano ancora altri due scogli, prima che la battaglia possa trasferirsi in aula dove Berlusconi è certo della vittoria grazie ai numeri di cui può godere.
Per due ore responsabili assenti: brivido per il Pdl prima del sì
Tuttavia in giunta la maggioranza ha vissuto qualche piccolo brivido perché per quasi due ore, Pd, Udc e Idv si sono trovati avanti di un voto rispetto alla maggioranza che scontava l'assenza dei due reponsabili, Elio Belcastro e Bruno Cesario. I due, è la tesi dell'opposizione, si sono appalesati soltanto nel momento in cui è stato chiaro il via libera da Palazzo Chigi alla nomina del loro collega Saverio Romano a ministro dell'Agricoltura: «Ancora una volta - ha dichiarato la capogruppo del Pd in Giunta, Marilena Samperi - la ragione è stata battuta dalla forza dei numeri, ma questa volta solo per un soffio. I due membri della Giunta che fanno capo ai Responsabili sono stati assenti per tutta la seduta e si sono improvvisamente materializzati non appena è stata trasmessa la notizia dell'imminente nomina di Romano a capo del ministero dell'Agricoltura». Senza l'apporto dei due responsabili la votazione sarebbe finita 10 a nove per l'opposizione supportata questa mattina anche dal voto del presidente della giunta, Pierluigi Castagnetti. (Ce. Do.)
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