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Questo articolo è stato pubblicato il 25 marzo 2011 alle ore 11:24.

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Gates e Buffet in India (Ap)Gates e Buffet in India (Ap)

I miliardari in India sono 55, la loro ricchezza è pari a un quinto del Pil. I poveri, quelli che vivono con meno di 1,25 dollari al giorno, sono 450 milioni. In questo baratro di disuguaglianza si sono calati due tra gli uomini più ricchi del pianeta, Bill Gates e Warren Buffett, per presentare a Delhi la loro iniziativa, Giving Pledge: l'impegno a dare in beneficenza la metà di un patrimonio.

Un invito lanciato ai colleghi miliardari lo scorso anno negli Stati Uniti, in Gran Bretagna, in Cina: ora tocca a un Paese in cui le grandi fortune sbocciano e si consolidano insieme all'economia, ma in cui le iniziative filantropiche non sono ancora radicate in profondità. Il capitalismo indiano è giovane, ma c'è già chi - come l'economista Jayant Sinha - lo vede affiancarsi pericolosamente al modello russo: un'oligarchia poco trasparente dove la ricchezza è concentrata in poche mani; mani vicine a quelle tese dei politici, non dei poveri.

«Non siamo qui per fare pressioni, ognuno ha la propria concezione della filantropia», ha detto Gates a Bangalore. Ma il margine per migliorare c'è: se in India la classe media dà in beneficenza l'1,9% del proprio reddito, secondo uno studio di Bain & Company, i grandi ricchi donano soltanto l'1,6%: riflesso in parte dei dubbi sull'affidabilità delle varie organizzazioni benefiche, ma anche delle preoccupazioni per il futuro: «In India abbiamo alle spalle una storia di miseria – ha detto alla France Presse Arpan Sheth, autore dello studio di Bain – per questo ci vuole tempo per convincersi che il miglioramento nel futuro può essere sostenibile, staccandosi da un patrimonio costruito da poco».

Finora negli Stati Uniti i miliardari che hanno raccolto l'invito di Bill Gates sono 59. Tra loro c'è appunto Warren Buffett, terzo uomo più ricco al mondo per Forbes: darà in beneficenza il 99% di una ricchezza personale pari a 50 miliardi di dollari. La maggior parte sarà destinata alla Fondazione di Bill e Melinda Gates, impegnati in questi giorni a rafforzare la loro presenza in India in partnership con istituzioni e Governo, per promuovere la lotta alle malattie e il miglioramento delle condizioni sanitarie. Un lavoro che Bill Gates ha paragonato all'esperienza fatta nel dare vita all'impero Microsoft: «Tra il donare soldi e il fare soldi – ha detto Gates a Delhi - ci sono molte cose in comune».

I GRANDI MILIARDARI D'INDIA Lista di Forbes sui primi 50 miliardari al mondo, marzo 2011
- Lakshmi Mittal, presidente di ArcelorMittal, 31,1 miliardi di dollari (ricchezza personale)
- Mukesh Ambani, presidente di Reliance Industries, 27 miliardi
36° - Azim Premji, presidente di Wipro, 16,8 miliardi
42° - Shashi e Ravi Ruia, presidente e vicepresidente Essar, 15,8 miliardi

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