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Questo articolo è stato pubblicato il 25 marzo 2011 alle ore 17:35.

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De Tilla: con la mediazione civile è caos (LaPresse)De Tilla: con la mediazione civile è caos (LaPresse)

«Confusione» e «disagi» per i cittadini nel giorno dell'entrata in vigore della mediazione civile obbligatoria, «prima tappa della svendita e della rottamazione della giustizia civile». La denuncia arriva dall'Organismo unitario dell'Avvocatura, guidato da Maurizio de Tilla, che traccia un primo bilancio della protesta contro la mediazione che, da mercoledì scorso, vede impegnati oltre 200mila avvocati contro la nuova legge. In una intervista al Sole 24 Ore il ministro della Giustizia Angelino Alfano ha sottolineato che con la mediazione obbligatoria si tagliano di un terzo ai tempi del processo.

Per de Tilla il ministro rifiuta il dialogo
Secondo de Tilla, il ministro della Giustizia sulla mediazione«rifiuta ancora una volta il dialogo. Positivo invece il bilancio del tavolo di consultazione politica». L'Oua già ha incontrato numerosi parlamentari di Pdl, Lega, Udc, Pd, Fli e Idv, «che hanno dimostrato - sostiene il leader dell'Organismo unitario - di essere vicini alla battaglia che stiamo conducendo per il rispetto della Costituzione e per affermare la dignità dell'avvocato e del diritto di difesa del cittadino».

L'astensione dalle udienze proseguirà
Anche domani è prevista l'astensione dalla udienze, ma sono già previste altre giornate di astensione e ulteriori manifestazioni pubbliche a Roma, Milano, Napoli, Venezia e in altre città per sensibilizzare i cittadini. «Continueremo la mobilitazione - ha detto de Tilla - e promuoveremo iniziative affinchè anche in Commissione Giustizia al Senato venga subito approvata la modifica normativa nei sensi indicati dall'Avvocatura».

Due ddl per modificare la media-conciliazione
Maurizio de Tilla ha reso nota la calendarizzazione al Senato di due ddl per la modifica della media-conciliazione (Benedetti Valentini e Della Monica) che «testimoniano l'impegno bipartisan dei partiti di maggioranza e opposizione a favore delle nostre osservazioni e che raccolgono le proposte emerse dalle proteste di questi giorni. La realtà - conclude - è che il ministro vuole ignorare che l'impianto della mediaconciliazione è, nel suo complesso, incostituzionale».

Alpa: sulla responsabilità civile dei giudici non c'è ancora una posizione ufficiale dell'avvocatura
Non c'è ancora una posizione ufficiale dell'avvocatura perchè «abbiamo ricevuto oggi il testo» dell'emendamento del Carroccio approvato ieri dalla commissione Giustizia della Camera che prevede la responsabilità civile per i magistrati, però «chi amministra la giustiza deve avere garanzia di esprimere liberamente il proprio giudizio in conformità alla legge», ha detto presidente del Cnf, Guido Alpa a margine di una conferenza
stampa di presentazione delle iniziative per l'anno dell'avvocatura. «Dobbiamo valutare in che modo il principio» collegato all'orientamento della Corte Europea di Giustizia cui l'emendamento alla legge comunitaria si riferisce «è conforme ai principi costituzionali. E se il giudice può serenamente applicare la legge». Bisogna intendersi, per Alpa, sulle modalità in cui si commette l'errore: «nell'attività giudiziaria bisogna distinguere errori dovuti all'oscurità della legge (e in tal caso il Consiglio di Stato esclude responsabilità) dagli errori giudiziari veri e propri». L'avvocatura ricorda inoltre che con l'attuale disciplina, dall'88, anno in cui la legge Vassilli sul risarcimento dei danni cagionati nell'esercizio delle funzioni giudiziarie, sono stati «una decina i casi di condanna dello Stato a risarcire le vittime».

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