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Questo articolo è stato pubblicato il 29 marzo 2011 alle ore 11:17.

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Berlusconi: «I pm di Milano hanno speso 20 milioni di euro per accuse ridicole»Berlusconi: «I pm di Milano hanno speso 20 milioni di euro per accuse ridicole»

Silvio Berlusconi all'attacco sul processo Mediatrade. «L'accusa è totalmente falsa e i miei avvocati lo hanno dimostrato, così falsa che c'è da chiedersi con quale coraggio la procura di Milano abbia insistito a spenderci sopra tra consulenze, rogatorie e atti processuali qualcosa come una ventina di milioni di euro tolti dalle tasche dei contribuenti», afferma il presidente del Consiglio in un messaggio audio inviato ai Promotori delle libertà.

«È solo uno dei 31 processi»
«Cari amici - esordisce Berlusconi nel messaggio - mi sono presentato ieri nel processo cosiddetto "Mediatrade", che è solo uno dei 31 processi avviati contro di me in 17 anni, con oltre mille magistrati che si sono occupati della mia persona e delle mie aziende: 24 processi si sono conclusi con archiviazioni e assoluzioni con formula piena per non aver commesso il fatto. Ne restano 6 nel penale e 1 nel civile».

«Non mi sono mai occupato di diritti televisivi»
«Ho deciso di partecipare a queste nuove udienze - aggiunge il premier - per dimostrare a tutti che le accuse sono non solo infondate, ma anche ridicole. I fatti di questo processo risalgono addirittura a 15 anni fa, alla prima metà degli anni '90. Due osservazioni preliminari - continua - è una realtà incontestabile confermata categoricamente da tutti i testimoni, che in Mediaset io non mi sono mai occupato dell'acquisto di diritti televisivi. «È una realtà incontestabile, confermata da tutti i testimoni, che dal gennaio 1994, data della mia discesa in campo nella politica, dopo essermi dimesso da ogni carica, mi sono allontanato dalle aziende che avevo fondato, per dedicarmi solo ed esclusivamente al bene del mio Paese».

«Il comunismo non si è mai arreso»
«Il comunismo in Italia non si è mai arreso», ma «nonostante tutto, anche questa volta l'attacco fallirà, la verità sarà riconosciuta e noi ne verremo fuori più forti di prima come è sempre accaduto. L'attacco contro Silvio Berlusconi continua sempre - spiega il premier - perché bisogna continuare a tenere sotto una spada di Damocle giudiziaria e mediatica il nemico ideologico, il nemico politico Silvio Berlusconi. Il vero e unico ostacolo che impedisce alla sinistra di tornare al potere. Purtroppo il comunismo in Italia non si è mai arreso».
«Ma nonostante tutto anche questa volta l'attacco fallirà - conclude Berlusconi - la verità sarà riconosciuta e noi ne verremo fuori più forti di prima come è sempre accaduto».

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