A Lampedusa arrivano le navi e il premier. Nuovi sbarchi al porto

Dopo una notte tranquilla a Lampedusa sono ripresi stamattina gli sbarchi sull'isola. Il flusso di migranti è ripreso poco prima delle 11 con l'arrivo di un centinaio di persone che erano su un barcone giunto al porto vecchio a cui si è aggiunta una barca con sessanta tunisini soccorsa a largo.

Questa mattina sono iniziate le operazioni di trasferimento dei ,6200 extracomunitari presenti al momento sull'isola, Alle 13 è atteso l'arrivo del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che avrà modo di constatare la grave condizione di disagio in cui versa l'isola. Con il premier ci sarà anche il ministro della Giustizia, Angelino Alfano. Ad attenderli il presidente della Regione Siciliana, il Raffaele Lombardo che intende chiedere al governo impegni precisi e concreti perché la situazione a Lampedusa si normalizzi stabilmente.

Sul fronte della prima accoglienza, ieri il sindaco De Rubeis ha denunciato la mancanza di circa duemila razioni di cibo, dal momento che l'associazione che si occupa di rifocillare gli extracomunitari, è in grado di garantire soltanto 4mila pasti, a fronte di 6200 presenze.

Dal vertice ieri sera a Palazzo Grazioli: «Lampedusa tornerà al suo splendore»
«Sono poveri cristi, la loro è una fuga da un mondo senza libertà, democrazia e benessere. È proprio ciò che vanno cercando da noi» con queste parole Silvio Berlusconi si è espresso durante il vertice a Palazzo Grazioli usando toni ben diversi dal «fora de ball» di Umberto Bossi.
Il premier ha chiesto ai ministri il massimo impegno di fronte a quella che ha definito una emergenza umanitaria spiegando di voler andare di persona sull'isola per dare un segno di massima attenzione e illustrare le molte misure e gli interventi compensativi ipotizzati nel vertice di questa sera per l'isola che comunque verrà sgomerata dagli immigrati. Per il presidente del Consiglio quello che è stato un «disagio può trasformarsi per gli abitanti di Lampedusa in una grande opportunità».

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