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Questo articolo è stato pubblicato il 01 aprile 2011 alle ore 10:41.

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Berlusconi: una tendopoli in ogni Regione, ponti aerei per rimpatriare cento persone alla voltaBerlusconi: una tendopoli in ogni Regione, ponti aerei per rimpatriare cento persone alla volta

Il Governo ha individuato i siti per accogliere migranti in ogni regione, ma ogni Regione potrà indicare un sito alternativo dove allestire le tendopoli. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi, nella riunione della cabina di regia sull'emergenza immigrazione. «La richiesta di democrazia e libertà nei paesi della sponda sud del Mediterraneo e non solo - ha detto Berlusconi - ha dato luogo a uno tsunami umano che può assumere dimensioni
davvero importanti». Per fare fronte all'emergenza immigrati sono pronte 7mila tende, per sei posti ciascuno, da montare in 48 ore. La prossima riunione della cabina di regia è fissata per martedì 5 aprile, dopo l'incontro del premier e del ministro dell'Interno Maroni con le autorità tunisine.

Regioni contrarie alle tendopoli
No alle tendopoli che rischiano di ledere i diritti umani degli imigrati e di generare paura tra le popolazioni locai. Riaprtire, invece, dall'articolo 20 del testo unico sull'immigrazione che prevede misure straordinarie di accoglienza per eventi eccezionali. Questa la posizione delle Regioni che oggi hanno partecipato alla riunione della cabina di regia sull'immigrazione, così come illustrata dal presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani. «Si deve partire dall'idea che questa è una emergenza umanitaria - ha detto Errani - e va gestita con senso delle istituzioni. L'incontro è stato denso di contenuti». Tra governo e Regioni, ha detto il premier, c'é «accordo» sul fatto che «le tendopoli, cioé i Cie, sono una soluzione assolutamente provvisoria per tutti».

Vendola: il modello Manduria è sbagliato
Il modello Manduria per il governatore della Puglia Nichi Vendola, è sbagliato. «È necessario evitare la concentrazione degli immigrati in pochi luoghi come ad esempio nelle tendopoli che rischiano di diventare luoghi ingestibili e di paura sul territorio. Secondo il governatore della Puglia, è «impossibile immaginare forme di respingimento collettivo» poiché è impossibile distinguere la differenza tra "chi è profugo" e "chi è clandestino". Il governatore della Toscana, Enrico Rossi, ha chiesto «che non si facciano campi di concentramento che creano tensioni e incertezze».

No a rimpatri massicci, ma ponti aerei per riportare a casa 100 tunisini per volta
Berlusconi nel corso della cabina di regia si sarebbe detto contrario a rimpatri massicci in Tunisia, perché sarebbero destabilizzanti per la nuova democrazia. Sui rientri dal Governo tunisino sarebbe arrivata la richiesta di una certa indulgenza, per non destabilizzare il Paese appena uscito dalla crisi. Tutto sarà definito nell'incontro con il Governo tunisino in programma per lunedì a Tunisi: si punta ad allestire ponti aerei in grado di rimpatriare cento tunisini per volta.

L'accordo vale per profughi e clandestini
Il governo ha chiarito che l'accordo per la suddivisione dei migranti tra le regioni italiane deve valere non solo per iprofughi, ma anche per i clandestini. Il 30 marzo Berlusconi aveva annunciato che in 48-60 ore Lampedusa sarebbe stata solo dei lampedusani. A Manduria è già nata, tra le proteste degli abitanti, una Lampedusa bis.

La magistratura? Comunisti ma mica ciula
«Comunisti, ma mica ciula». Così il premier Berlusconi ha definito nel corso della cabina di regia sull'immigrazione le toghe rosse italiane, che a suo giudizio agiscono a fini eversivi e sono il problema principale del paese.

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