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Questo articolo è stato pubblicato il 01 aprile 2011 alle ore 11:07.

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Ministro degli Esteri tedesco: in Libia soluzione solo politica. Trattativa a Londra con i figli del ColonnelloMinistro degli Esteri tedesco: in Libia soluzione solo politica. Trattativa a Londra con i figli del Colonnello

Può esserci solo una soluzione politica, la situazione in Libia non può essere risolta con mezzi militari. Lo ha dichiarato oggi a Pechino, il capo della diplomazia tedesca, Guido Westerwelle, il giorno dopo che la Nato che ha assunto il comando delle operazioni militari in Libia e mentre i figli del Colonnello Gheddafi starebbero negoziando a Londra una possibile via d'uscita.

Il ministro tedesco, parlando a margine di un incontro con il suo omologo cinese, Yang Jiechi, ha precisato che questa exit strategy politica dovrebbe cominciare «con un cessate il fuoco rispettato da Gheddafi, in modo da poter avviare un processo di pace». Il ministro cinese, Yang Jiechi, ha ricordato che «i due paesi nutrono riserve, a livelli differenti» sulla missione militare. Una circostanza testimoniata dall'astensione di Berlino e Pechino durante la votazione della risoluzione 1973 al Consiglio di Sicurezza dell'Onu, che ha autorizzato l'uso della forza per la protezione dei civili libici. Il primo annuncio della nuova gestione Nato è stato quello di un'indagine su 40 vittime che i raid aerei della coalizione, secondo l'autorevole denuncia di un vescovo, avrebbero fatto a Tripoli.

Emissari di Gheddafi a Londra
A favore di una soluzione politica della crisi libica sarebbero intanto lavorando i figli del Colonnello libico, come testimonia il viaggio segreto a Londra di un emissario di Seif al Islam, il figlio 'riformista' di Muammar Gheddafi. Il quotidiano britannico The Guardian, riferisce infatti che alcuni responsabili di Londra hanno incontrato Mohammed Ismail, funzionario libico molto vicino al figlio del colonnello e, citando una fonte anonima del governo britannico, il quotidiano ha precisato che l'incontro segreto è stato uno dei tanti organizzati nelle ultime due settimane tra i due paesi e avrebbe riguardato la possibilità di una via di uscita per Gheddafi.

La possibile soluzione
Ismail sarebbe stato inviato a Londra da Seif, con il consenso di altri due fratelli, Saadi e Mutassim. I tre figli di Gheddafi sarebbero decisi a tentare ogni strada per la fine della crisi in Libia, anche a dispetto della volontà del colonnello che ha più volte affermato di volere rimanere al potere. Una delle possibili soluzioni che sarebbe stata discussa è quella di costringere Gheddafi alle dimissioni e insediare al suo posto il figlio Mutassim, attuale consigliere per la sicurezza nazionale, con la carica di presidente di un governo di unità nazionale ad interim. Il quotidiano britannico ha comunque precisato di non essere in grado di confermare questa informazione, ed ha ricordato che questa soluzione, in ogni caso, non sarebbe gradita agli insorti libici e alla stessa comunità internazionale.

Le defezioni del regime
A Londra nel frattempo, con certo come emissario di Gheddafi, è arrivato anche il ministro degli Esteri libico, Mussa Kussa, che era già fuggito in Tunisia:: una defezione eccellente che potrebbe avviare un effetto domino di sgretolamento del regime. Alcuni quotidiani arabi, riportano, infatti, che anche il Presidente del Comitato popolare libico, Mohammad Abu al Qassim al Zawi, avrebbe abbandonato il regime, mentre il corrispondente di al Jazeera a Tunisi ha riferito della presenza nella capitale tunisina dell'ex premier libico, Abu Zayed Dordah. Inoltre, il nuovo ambasciatore libico all'Onu, Ali Adbessalam Treki, a cui gli Usa hanno negato il visto, ha annunciato che non intende accettare alcun incarico dal regime.

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