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Questo articolo è stato pubblicato il 02 aprile 2011 alle ore 09:18.

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In agenda anche Poste e RaiIn agenda anche Poste e Rai

Si allarga alle Poste Italiane e alla Rai il pacchetto nomine che il governo sta per varare. Secondo una fonte autorevole, insieme alla scelta dei vertici per il prossimo triennio di Enel, Eni, Finmeccanica e Terna, le «magnifiche quattro» quotate in Borsa, l'intenzione del ministero dell'Economia è arrivare a definire anche il nuovo cda delle Poste e la ricollocazione del direttore generale della Rai, Mauro Masi, per accelerarne la sostituzione.

Sembra raggiunto l'accordo per designare alla presidenza di Terna il leghista Roberto Castelli, viceministro delle Infrastrutture, al posto del cattolico Luigi Roth, al quale verrebbe riservato un posto nel nuovo consiglio di amministrazione dell'Eni, la società più importante.

Per accelerare la partita Rai, l'ipotesi da alcuni giorni presa in considerazione per Masi è una poltrona al vertice della Consap. È la concessionaria dei servizi assicurativi pubblici con un unico socio, il Tesoro, creata con lo scorporo delle cessioni legali dall'Ina quando fu privatizzata. Il cda della Consap è in scadenza con la prossima assemblea che approverà il bilancio 2010. Il presidente è Andrea Monorchio, ex ragioniere generale dello Stato, l'amministratore delegato l'avvocato Raffaele Ferrara.

Curiosa coincidenza, della Consap è stato amministratore delegato un altro ex direttore generale Rai, Claudio Cappon, dal 15 luglio 2002 al 21 giugno 2006, quando fu nominato una seconda volta d.g. della tv pubblica.

Masi, per il quale si è mostrata impraticabile la strada verso il vertice della Snam, società quotata controllata dall'Eni, potrebbe assumere la presidenza di Consap. Qualcuno lo indica anche come futuro amministratore delegato.

Per questa destinazione non è richiesta una procedura con la presentazione delle liste di candidati come per le quattro società quotate, ma l'orientamento è di risolvere tutte le posizioni in dubbio insieme alla grande abbuffata in Enel, Eni, Finmeccanica e Terna. La scadenza per depositare le liste dei candidati che dovranno essere votati dalle assemblee è lunedì 4 aprile, salvo che per Terna (16 aprile). Rientrato ieri dalla Cina, Tremonti intende decidere subito anche per le Poste, per le quali non c'è scadenza perentoria, perché la società è interamente del Tesoro.

Massimo Sarmi, amministratore delegato dal maggio 2002 arrivato come finiano, negli ultimi anni ha stretto rapporti con l'area Pdl ed è ben voluto da Tremonti, per il quale sta realizzando il progetto di Banca del Mezzogiorno dopo l'acquisto del Mediocredito. Sarmi quindi verrà confermato. Si parla di conferma anche per il presidente Giovanni Ialongo, cislino, ma le sorprese sono sempre possibili.

Per le altre società, le «magnifiche quattro», c'è una convergenza per la conferma degli amministratori delegati, Fulvio Conti all'Enel, Paolo Scaroni all'Eni, Flavio Cattaneo a Terna. Il numero uno con pieni poteri di Finmeccanica, Pier Francesco Guarguaglini, dovrebbe mantenere la presidenza con alcune deleghe, si parla dei rapporti e strategie internazionali, ma il perimetro non è definito: il suo ruolo dipenderà anche dalla scelta dell'a.d. con il quale dovrà fare squadra.

I candidati sono interni al gruppo. Giuseppe Orsi, ingegnere, nato a Piacenza nel 1945, amministratore delegato di AgustaWestland, è il candidato che sembra in vantaggio, grazie anche all'appoggio della Lega, perché gli stabilimenti del gruppo elicotteristico sono concentrati in provincia di Varese. Orsi avrebbe anche il gradimento dell'Udc. L'altro candidato importante è Giuseppe Zampini, anch'egli ingegnere, nato a Belluno il 17 agosto 1946. È l'amministratore delegato di Ansaldo Energia, un'azienda che ha rilanciato. Orsi e Zampini guidano le due aziende con i migliori risultati di Finmeccanica.

Resta in corsa Alessandro Pansa, cfo e condirettore generale del gruppo neppure cinquantenne (è nato a Mortara nel 1962), dal curriculum finanziario, in buoni rapporti al Tesoro con il direttore generale, Vittorio Grilli.

Per l'Enel la Lega chiede la presidenza per Gianfranco Tosi, ingegnere, componente del cda elettrico, ex sindaco di Busto Arsizio. C'è l'alternativa di Augusto Fantozzi, commissario di Alitalia, sostenuto dal sottosegretario a Palazzo Chigi, Gianni Letta. La posizione però è incerta, Piero Gnudi, bolognese del 1938, ha chance di rimanere, grazie all'appoggio dell'Udc di Pier Ferdinando Casini.

Per l'Eni la partita per la presidenza non è chiusa. In ascesa la candidatura di Paolo Andrea Colombo, nato nel 1960, commercialista milanese dai molti e importanti incarichi, in cda Eni, gradito a Tremonti e al premier Silvio Berlusconi (è nel cda Mediaset), fa argine il presidente Roberto Poli, nato nel 1938, vicino a Berlusconi, che lo ha voluto nei cda di Fininvest e Mondadori.

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