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Questo articolo è stato pubblicato il 02 aprile 2011 alle ore 16:21.

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Franco Frattini durante una conferenza stampa insieme con il Ministro degli Esteri Argentino Hector Timerman (epa)Franco Frattini durante una conferenza stampa insieme con il Ministro degli Esteri Argentino Hector Timerman (epa)

Dodici accordi bilaterali, maggiore attenzione alle Pmi e nuove relazioni nel sistema bancario. Si chiude positivamente il bilancio della visita in Argentina del ministro degli Esteri, Franco Frattini. Dopo una lunga assenza dall'Argentina (questo é il primo viaggio a Buenos Aires, da dieci anni, di un ministro degli Esteri italiano).

I due Governi hanno firmato 12 accordi nell'ambito di una commissione mista, costituita da Frattini, il suo omologo argentino Hector Timerman, il sottosegretario agli Esteri Vincenzo Scotti, quello argentino Guillermo Kreckler e altri rappresentanti delle istituzioni. Frattini é stato inoltre ricevuto dalla presidenta Cristina Fernandez de Kirchner.

Tra le intese siglate spicca quella tra l'Ice e la Fundacion Exportar, tra l'Agenzia spaziale italiana (Asi) e l'Argentina Conae, tra l'Istituto nazionale di Oceanografia e geofisica sperimentale di Trieste e quello di Mar del Plata. Infine tra l'Universitá di Pisa e la Sociedad Electrica Argentina.

Un altro tema affrontato con convergenza di vedute é stato quello relativo alle Piccole e medie imprese. Frattini ha affermato che «quello delle Pmi resta un modello vincente».
Alla missione ha partecipato anche il presidente dell'Ice, Umberto Vattani.

L'idea di politica economica e commerciale che è stata presa in considerazione é quella di creare un distretto industriale nel Paese. Restano aperti alcuni problemi, tra cui la difficoltá di importare merci italiane e il conseguente blocco doganale. La politica industriale argentina é orientata a ridurre il peso delle importanzioni e per questo molti Paesi europei esportatori, tra cui l'Italia, hanno patito un'eccessiva regolamentazione. Per questo si é profilata la possibilitá di aprire un foro di diaologo permanente con i rappresentanti di entrambi i Paesi.
Tra i presenti alla missione di Frattini c'era anche il presidente di Telecom Italia, Gabriele Galateri.

Dopo le tensioni con le autorità argentine superate nel 2010, per Galateri questo é un momento di grande collaborazione con i nostri soci e con le istituzioni argentine . E poi ancora: «Prevediamo la possibilitá, non solo di consolidare ma di sviluppare la nostra attività». Infine ha ricordato l'importanza dello sviluppo delle tlc nella crescita di economie in forte espansione come Argentina e Brasile.

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