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Questo articolo è stato pubblicato il 04 aprile 2011 alle ore 14:02.

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I pm confermano al Gup la richiesta di rinvio a giudizio per Berlusconi nel processo Mediatrade. Nella foto il Pm Fabio De Pasquale (Ansa)I pm confermano al Gup la richiesta di rinvio a giudizio per Berlusconi nel processo Mediatrade. Nella foto il Pm Fabio De Pasquale (Ansa)

I pm Fabio de Pasquale e Sergio Spadaro hanno confermato davanti al Gup del tribunale di Milano Maria Vicidomini la richiesta di rinvio a giudizio per Silvio Berlusconi, accusato di frode fiscale e appropriazione indebita, e altre 11 persone tra le quali il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, e il vicepresidente Piersilvio Berlusconi (questi ultimi accusati di frode fiscale). La richiesta rientra nell'ambito del procedimento denominato Mediatrade, su presunte irregolarità nella compravendita dei diritti tv del gruppo Mediaset.

Berlusconi, ha esposto De Pasquale in udienza, avrebbe frodato il fisco attraverso la compravendita dei diritti televisivi e cinematografici «fino al 2005, e per quanto possa saperne io, può essere che lo faccia ancora». Il ruolo di Berlusconi come socio occulto dell'uomo d'affari Frank Agrama nel sistema di compravendita dei diritti tv fino al 2001 secondo la Procura ha avuto come mediatore Carlo Bernasconi, morto proprio nel 2001, ma è poi proseguita e per quanto riguarda la contestazione del reato di frode fiscale, come si diceva, questo potrebbe essere ancora in corso.

Il processo in corso in fase di udienza preliminare, ha ricordato la procura di Milano, nasce per caso dalla segnalazione del pm svizzero su dei conti correnti presso la Ubs di Lugano e spuntano nuovamente fuori i nomi di Agrama e Daniele Lorenzano, entrambi sotto processo a Milano per un altro filone di inchiesta sui diritti tv di Mediaset. Nell'ambito degli accertamenti svolti in seguito alla segnalazione proveniente dalla Svizzera, i pm milanesi, hanno rilevato che anche se a Mediaset formalmente era tutto cambiato a livello di organigramma per chi si occupava di diritti tv, il sistema messo in piedi era rimasto lo stesso. Nel corso del suo intervento, inoltre, il pm De Pasquale ha lamentato che le sue indagini sono state limitate da forti opposizioni in sede di rogatorie, tanto che a oggi queste opposizioni ancora bloccano l'arrivo di documenti da Irlanda, Usa e Hong Kong.

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