Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 28 aprile 2011 alle ore 19:17.

My24
Lorenza Lei (Ansa)Lorenza Lei (Ansa)

È oggi la giornata dell'addio alla Rai di Mauro Masi. Che lascia l'incarico di direttore generale a viale Mazzini (lo ricopriva dal 2 aprile 2009) per approdare come amministratore delegato in Consap, concessionaria dei servizi pubblici assicurativi. Alla cui guida, come presidente, resta Andrea Monorchio. È formalmente sfumata l'ipotesi di una successione dell'ex ragioniere dello stato con Maria Grazia Siliquini, parlamentare di Iniziativa responsabile (ex An), avvicendamento poco gradito al ministro dell'Economia Giulio Tremonti.

La nomina è arrivata dall'assemblea totalitaria di Consap (dopo che l'assemblea degli azionisti di ieri mattina era andata deserta) e la formalizzazione nel cda chiuderà il passaggio. Mauro Masi potrebbe a questo punto formalizzare le sue dimissioni da direttore generale nel cda Rai convocato per la prossima settima, mercoledì 4 maggio.

Adesso si apre formalmente la corsa per la sua successione in viale Mazzini. In pole position c'è Lorenza Lei, anche se non è esclusa una rimonta all'ultimo minuto di Fabrizio Del Noce, per una carica che durerà poco più di un anno. Una "donna Rai" - definiscono in molti la Lei - una che da tempo studia da direttore generale, del cui staff svolge da anni il ruolo di capo. Compito che le è stato affidato per la prima volta da Agostino Saccà e le è poi stato confermato sia da Flavio Cattaneo sia da Alfredo Meocci. Lorenza Lei era già stata capostruttura di Raiuno e responsabile organizzativa della struttura Rai per il giubileo. Bolognese di origini, non è mai stata "rossa", vanta piuttosto legami (che risalgono al passato per lo più) con Pier Ferdinando Casini e ottimi rapporti Oltretevere. I conti li sa maneggiare, e su temi insidiosi come governance, canone e conflitto di interessi si allena da una vita.

La sua nomina potrebbe essere varata in tutta fretta, già nel primo consiglio di amministrazione disponibile. Troppe le questioni in balllo in questa fase per aspettare: la par condicio in vista delle elezioni, le designazioni (rimaste in sospeso) di direttori e vicedirettori, le nuove trasmissioni che devono partire a cavallo tra primo e secondo turno delle amministrative (come quella di Vittorio Sgarbi).

L'eredità di Masi poi non è delle più facili da gestire. Gli ultimi mesi della sua permanenza a Viale Mazzini non sono stati una passeggiata. Gli scontri con Fazio e Saviano, la sfida (tutta giocata in diretta telefonica) con Santoro, la satira di Luca e Paolo a Sanremo, i complimenti (sempre via telefono) a Simona Ventura a L'Isola dei famosi, l'arrivo di Giuliano Ferrara prima e Vittorio Sgarbi poi (a partire dal 18 maggio), fino alle polemiche per una par condicio rigorosa nei talk show in vista delle amministrative, gli sono costati qualche crepa (o forse più) nei rapporti con il presidente del Consiglio. Del resto già più di un anno fa (secondo le intercettazioni telefoniche disposte dalla procura di Trani) il premier lo rimproverava per "il problema Santoro".

È un addio amaro quello di Masi, unico direttore generale ad essere stato nominato ad altra carica prima della fine del suo mandato, unico ad aver subito un voto di sfiducia dai giornalisti (1314 no su 1438 votanti).
Di nemici in Rai se ne è fatti tanti, dall'Usigrai (il sindacato dei giornalisti) all'Adrai, la potente organizzazione dei dirigenti. Carlo Verna - segretario Usigrai - oggi invita Masi «essendo già stato nominato alla Consap» a «non firmare fino alle dimissioni o all'eventuale rinuncia del nuovo incarico alcun atto se non ordinario». E auspica una nomina interna. I dirigenti Rai si augurano «il ritorno a scelte manageriali fondate sulla competenza e sul merito piuttosto che sull'appartenenza».

Ora gli occhi sono puntati a mercoledì prossimo quando, in Cda Mauro Masi dovrebbe formalizzare le dimissioni e poi si dovrebbe procedere all'indicazione plurima dei possibili candidati (Lei, Del Noce, Verro) e alla nomina di uno di loro, d'intesa con l'assemblea degli azionisti che sarà convocata contestualmente. Sempre mercoledì è previsto il Cda di Consap, ed allora Masi dovrebbe prendere servizio nel nuovo incarico.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi