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Questo articolo è stato pubblicato il 15 maggio 2011 alle ore 09:32.
La faccenda era molto delicata perché poco tempo prima, per questioni non dissimili, il capo della Banca Mondiale, Paul Wolfowitz, scapolo ma legato a una dipendente della Banca che aveva avuto una promozione, era stato costretto alle dimissioni. Ma l'inchiesta non produsse risultati concreti e Strauss-Kahn restò al suo posto. Ci furono polemiche ovviamente, si disse che si erano usati due pesi e due misure: Wolfowitz, un neocon inviso all'establishment della Banca subì un trattamento molto più severo di quello riservato alla sua controparte francese.
Da lì in avanti Strauss-Kahn gestì a meraviglia l'opportunità politica che si sarebbe aperta davanti a lui con la crisi del 2007/2009. Divenne un protagonista fra coloro che cercavano di salvare il sistema e soprattutto si atteggiò a salvatore dell'euro quando esplose la crisi debitoria europea. Fu quest'insieme di circostanze a dargli un'aurea di grande credibilità internazionale agli occhi dei francesi. Proprio quando le cose per Sarlozy non andavano piuttosto male.
«Tutti dicevano che Sarkozy non aspettava che il momento più opportuno, a campagna elettorale avanzata per tirare fuori gli scheletri dagli armadi di Strauss-Kahn – ci dice una fonte bene informata a New York – Il suo passato di donnaiolo un po' troppo galante era fin troppo conosciuto, con episodi che sarebbero stati scandalosi anche per un paese permissivo come la Francia. Ora questo fermo porta lo scandalo al sole: qui non si tratta di galanteria, si tratta di un problema di fondo del carattere di un uomo che vorrebbe diventare il Presidente francese».
Strauss-Kahn veniva di sovente a New York. Un paio di mesi fa venne con la moglie per partecipare all'evento annuale del Lycee Française. I due sembravano in ottima forma. E si capì che Strauss-Kahn avrebbe lasciato Washington e il Fondo di lì a poco. In effetti è andata così. Anche se a questo punto non è chiaro per quale destinazione, se per l'Eliseo per per la severe aule di un tribunale a New York.
Il Fondo monetario internazionale ha convocato per oggi una riunione informale straordinaria del Consiglio d'amministrazione. "L'arresto del direttore generale del Fondo monetario internazionale, Dominique Srauss-Kahn non ostacolerà gli sforzi del Fondo per arginare la crisi del debito in Europa" hadetto il ministro delle finanze tedesco
Wolfgang Shaeuble.
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