Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 17 maggio 2011 alle ore 17:49.

My24
Strategie per il secondo round a Milano e Napoli. Sotto il Vesuvio il match si gioca (quasi) tutto sui rifiutiStrategie per il secondo round a Milano e Napoli. Sotto il Vesuvio il match si gioca (quasi) tutto sui rifiuti

Ignazio La Russa, ministro della Difesa e uomo forte del Pdl lombardo, si dice convinto che la battaglia milanese «non è in discesa ma vogliamo giocarcela convinti di poterla vincere». Quel che è certo, però, è che Giuliano Pisapia, avversario di Letizia Moratti, ha già acceso il motore della macchina elettorale. E, domani sera, ha dato appuntamento ai suoi al Teatro Smeraldo di Milano per cominciare il tam tam di volantini e incontri in vista del ballottaggio del 29 maggio: insomma quella «piccola corsa» evocata ieri dall'avvocato di simpatie vendoliane. Si ricomincia come prima dunque per far conoscere quel programma in quattro punti (aria più pulita, più cultura, più ossigeno per economia e lavoro e spostamenti più facili) che i milanesi hanno mostrato di apprezzare.

La svolta della Moratti in vista del ballottaggio
Dall'altra parte anche Letizia Moratti si prepara alla battaglia finale e per capire quale sarà la rotta basta sentire le parole di Riccardo De Corato, vicesindaco di Milano. «Ora dobbiamo concentrarci a spiegare concretamente quanto di buono abbiamo fatto per Milano, dalle nuove linee delle metropolitana, ai nuovi posti di lavoro che garantirà l'Expo, alla città più sicura. E quanto di buono faremo. Giochiamo la partita sui programmi concreti e possiamo ancora farcela». Eccola qui la svolta che già ieri si leggeva nelle parole del sindaco uscente («bisogna aprire una fase nuova nel centro-destra»): niente più campagne urlate o demonizzazione dell'avversario, ma confronto sulle cose da fare.

Expo e mobilità le principali armi del sindaco uscente
Anche perché Letizia di progetti per la città ne ha cento diversi: messi nero su bianco nel suo programma. Dove proprio l'Expo, croce e delizia dell'attuale giunta, rappresenta il piatto forte con la promessa di 61mila nuovi posti di lavoro, 5 nuovi parchi e il completamento delle nuove infrastrutture della città. Che il sindaco dovrà però riconquistare palmo a palmo provando a far dimenticare i manifesti anti-pm, le sue gaffe su Pisapia e il pericolo comunista a ogni piè sospinto. Dovrà insomma puntare su quanto ha fatto e su quelle 30 pagine che raccolgono i suoi progetti futuri: dal potenziamento dei servizi per i disabli e dell'assistenza a domicilio per i soggetti fragili alle nuove metro M4 e M5 e al rafforzamento dei servizi e degli aiuti per giovani e imprese innovative.

Sui rifiuti ricette diverse ma lo stesso obiettivo
La stessa linea che intende percorrere anche Gianni Lettieri. A Napoli l'ex numero uno degli industriali campani si troverà davanti non il mite candidato del Pd, Mario Morcone, ma l'agguerritissimo Luigi De Magistris. Che, la sua campagna per il ballottaggio, l'avvierà già stasera in collegamento da Napoli con la trasmissione Ballarò. D'altronde la tv (le apparizioni da Santoro su tutto) gli hanno regalato la notorietà, ma ora l'ex pm dovrà tirare fuori progetti concreti per il rilancio di Napoli e non cavalcare soltanto le emergenze del capoluogo campano, a cominciare dalla questione irrisolta dei rifiuti. Che De Magistris è pronto a risolvere bloccando la costruzione di un nuovo inceneritore a Napoli Est e puntando invece sulla raccolta differenziata porta a porta (Pap) per realizzare l'obiettivo fissato da una delibera comunale del 2007. Che prevedeva l'estensione su tutta la città entro il 2009 della Pap (attualmente attivata per 135mila abitanti rispetto al milione registrato dall'ultimo censimento).

Per Lettieri il nuovo inceneritore è una tappa obbligata
Una ricetta assai diversa da quella proposta dal suo avversario che ha scelto la smorfia napoletana e il "72" (e cioè la meraviglia) per raccontare la sua Napoli del futuro. E che, per risolvere la principale emergenza sotto il Vesuvio, ha scelto di proporre qui l'esperimento dell'ecopass (come già avvenuto a Milano) e di potenziare la differenziata come l'ex pm (il 50% in un anno e inizio della raccolta porta a porta entro i primi 100 giorni). Ma non ha accantonato la questione inceneritore. Tanto che nel suo programma c'è l'impegno «a individuare un sito di trasferenza e l'avvio dei lavori per la realizzazione di un sito di compostaggio per il trattamento dei rifiuti organici». Insomma, soluzioni diverse per lo stesso problema e non c'è dubbio che l'esito del ballottaggio dipenderà (quasi) tutto dalla capacità dei due contendenti di convincere i napoletani che "a munnezza" davanti alle case è ormai storia vecchia. (Ce. Do.)

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi