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Questo articolo è stato pubblicato il 18 maggio 2011 alle ore 19:02.

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È profondamente amareggiata l'onorevole Anna Paola Concia, deputata del Pd e relatrice della legge sull'omofobia, dopo la bocciatura del testo base del disegno di legge da parte della commissione Giustizia della Camera. Al Sole24ore.com sottolinea che «il testo è frutto di un lungo lavoro certosino di mediazione e di ascolto, durato 959 giorni, vale a dire 2 anni, sei mesi e 27 giorni di lavoro. Perchè io ho sempre sostenuto che il Parlamento dovesse approvare una legge di civiltà». E racconta di aver inviato ieri una lettera a tutti i parlamentari della maggioranza. «L'ultimo appello accorato per contribuire ad approvare una legge per arginare l'odio e la violenza omofoba». La bocciatura del testo base, sottolinea l'onorevole Concia, «è vergognosa sul piano politico e di responsabilità istituzionale di un Parlamento che non vuole arginare un fenomeno preoccupante, che non vuole dare dignità umana e rispettare i più elementari diritti umani».

Si annuncia una battaglia in aula del Pd
La deputata promette battaglia in aula, dove il Pd porterà il testo originario. «Vogliamo vincere questa battaglia e tentare di portare questo Parlamento in Europa. E soprattutto riconoscere la dignità di donne e uomini italiani che vivono questo clima di violenza omofoba. Diritti umani elementari insomma». L'ultimo testo base, tentativo finale di mediazione, era da sei mesi all'attenzione dei parlamentari. «E oggi hanno chiesto altro tempo - sottolinea Anna Paola Concia - per leggere due articoli. Anche uno al primo anno di giurisprudenza non ci mette tutto questo tempo a leggere due articoli».

Si introduce un'aggravante
Articoli che non introducono un nuovo reato, spiega la deputata del Pd, ma che stabiliscono un'aggravante per chi commette reati violenti contro un individuo in ragione della sua omossessualità o transessualità. Il secondo articolo dà la possibilità al condannato di poter scontare la pena presso le associazioni di discriminazione di omosessuali e transessuali. «È una messa alla prova - spiega l'onorevole Concia - perchè la violenza è frutto dei pregiudizi e del clima omofobo. Chi ha sbagliato ha così la possibilità di capire». Ora il ddl sarà in aula dal 23 maggio ed entro la fine del mese sarà votato. Con il sostegno anche del ministro per le Pari opportunità, Mara Carfagna, che ha annunciato il suo sostegno al testo. L'omofobia, conclude Concia, «fa male anche all'economia, perchè le società chiuse, che discriminano, che fanno vivere fuori dalla cittandinanza le minoranze, sono innanzitutto più povere economicamente».

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