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Questo articolo è stato pubblicato il 24 maggio 2011 alle ore 11:00.
L'ultima modifica è del 23 maggio 2011 alle ore 22:04.

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La stampa francese continua a pubblicare indiscrezioni sulle presunte prove che aggraverebbero la situazione processuale dell'ex direttore del Fondo monetario internazionale accusato di stupro e altri reati sessuali a New York, mentre lo stesso Dominique Strauss-Kahn scrive ai suoi ex colleghi del Fondo e la stampa americana racconta di altri tentativi di DSK di avvicinare altre due dipendenti dell'albergo Sofitel, dove poi sarebbe avvenuta l'aggressione alla cameriera.

La lettera
DSK definisce quello che sta vivendo «un incubo». Così l'ex direttore dell'Fmi ha scritto in una e-mail inviata agli ex colleghi del Fondo per spiegare le ragioni delle sue dimissioni. «Questi ultimi giorni sono stati estremamente dolorosi per me e per la mia famiglia, e allo stesso tempo, lo so, lo sono stati per ciascuno al Fondo - ha scritto DSK - Sono sinceramente dispiaciuto» ha scritto. Poi la firma: «Dominique». «Nego nei termini più forti possibili le accuse che oggi devo affrontare: sono convinto che la verità sarà portata alla luce e sarò dichiarato innocente - ha aggiunto -. Nel frattempo non posso accettare che il Fondo debba in qualche modo condividere l'incubo che sto vivendo io. È necessario dunque che io mi faccia da parte».

La ricostruzione
Intanto su Fox news.com è uscita una ricostruzione di quanto sarebbe accaduto al Sofitel di New York nella tarda mattinata di sabato 14 maggio. Il tutto sulla base delle indiscrezioni fornite da fonti vicine alla polizia.

La permanenza della donna nella stanza dura circa trenta minuti. La cameriera segue il protocollo bussando tre volte alla camera 2806, urlando "domestica" a volume sempre più alto per poi suonare il campanello. Non ottiene risposta: è mezzogiorno, in orario di check-out, entra nella stanza. Un addetto al servizio in camera pochi minuti prima l'aveva trovata vuota tanto che gli investigatori pensano che il "Grande Seduttore" si sia nascosto, sapendo che poi una cameriera sarebbe entrata nella stanza.

Secondo il racconto della stessa quando entra trova Strauss-Kahn nudo che esce dal bagno. La cameriera, profondamente religiosa, mette le mani sugli occhi per non vederlo nudo. Lui le afferra il seno e tenta di stenderla sul letto.

Lei tenta una varietà di tattiche per uscire dalla stanza iniziando con il dire, invano, che il suo manager era nel corridoio. La madre-single, con una figlia adolescente a carico, dice al francese che per lei il lavoro al Sofitel è troppo importante e che in caso di conflitto con un ospite dell'hotel rischia di perdere il posto di lavoro. «La prego di smettere. Ho bisogno del mio lavoro, non posso perdere il mio lavoro, non lo faccia. Perderò il mio lavoro. Per favore, per favore, si fermi! La prego di smettere!»: queste le frasi ripetute.

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