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Questo articolo è stato pubblicato il 24 maggio 2011 alle ore 18:47.

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Italia, non c'è più la "bella vita" (Olycom)Italia, non c'è più la "bella vita" (Olycom)

Ma i mercati dei bond italiani e spagnoli sono rimasti sotto pressione. E il Financial Times ha aperto stamattina il suo sito con il gran titolo "Le paure dell'euro-contagio colpiscono Spagna e Italia". "E' come un gruppo di scalatori legati insieme in cordata", scrive il Ft citando la frase coniata da un economista per spiegare come il contagio si diffonde nelle economie dell'eurozona. Il Ft vede al centro dei problemi dell'eurozona un "vuoto di leadership". "Bentornato rischio politico. Silvio Berlusconi sta certamente vivendo l'ultima delle sue nove vite politiche", scrive il quotidiano britannico nella rubrica Lex, aggiungendo che l'elettorato spagnolo ha appena sferrato un colpo a Zapatero, i francesi sono stufi di Sarkozy e il sostegno per Angela Merkel cala a ogni elezione locale tedesca. Il "vuoto di leadership al cuore dell'eurozona potrebbe ora avere gravi conseguenze per gli investitori". In evidenza sul Financial Times, il nuovo pacchetto di tagli al deficit che l'Italia ha in cantiere. Il governo sta preparando tagli e misure per aumentare le entrate con l'obiettivo di arrivare al pareggio di bilancio nel 2014.

Un programma "in linea con le consultazioni Ue": al ministero delle Finanze negano che sia stato anticipato per calmare i mercati ansiosi dopo la decisione S&P, fa sapere il Ft. Alcuni economisti – prosegue il quotidiano - stimano che il governo debba ridurre il deficit di 35-40 miliardi di euro entro il 2014. Un funzionario ha concordato con la stima, ma un altro ha detto che la cifra è troppo alta e che i tagli saranno molto inferiori, con maggiori introiti attesi dalla lotta all'evasione fiscale. Oltre a riferire il giudizio negativo del presidente dell'Istat Enrico Giovannini, che vede il sistema italiano "più vulnerabile di prima", il Ft cita alcuni aspetti positivi rilevati da economisti Barclays: "L'Italia è stata uno dei Paesi dell'eurozona dove i conti pubblici si sono deteriorati di meno dall'inizio della crisi economica".

I punti a favore dell'Italia sono elencati in un commento della Bbc dal titolo: "Crisi dell'eurozona, cosa abbiamo imparato?". E' vero che le prospettive di crescita dell'Italia sono deboli. Ma ultimamente sta facendo le cose bene e la politica non ha impedito all'Italia di fare tagli di bilancio "impressionanti" quando è stato necessario. Un altro grande vantaggio è che l'Italia "è semplicemente troppo grande da salvare". Ed è importante il fatto che abbia livelli di risparmio privato più alti e livelli di debito privato "relativamente bassi". Conclusione: "L'Italia potrebbe anche avere una crisi finanziaria in futuro, ma per ora questa resta nel futuro. Non si è avvicinata a causa degli eventi delle ultime settimane".

Anche l'Economist – nonostante il secco titolo "Negativo" – riconosce all'Italia che la finanza pubblica è stata ben gestita ultimamente e che quindi "il Paese gode della fiducia dei mercati". Ma l'Italia ha un problema di crescita. Secondo l'Economist, dovrebbe intraprendere un programma di riforme di liberalizzazione. "Ma non succederà. E, per inciso, la maggior parte degli italiani sono abbastanza a proprio agio con questa situazione".

L'Independent vede l'Italia aggiungersi alla "lista dei sospetti" dell'eurozona, con l'aumento della pressione dei mercati finanziari.

Il Telegraph invita a prendere con un bel po' di sale quello che le agenzie di rating dicono sulla crisi dei debiti sovrani europei.

L'imminente maxi-manovra italiana è alla ribalta anche sulla stampa francese. Les Echos oggi rilancia subito quanto affermato dalla Corte dei Conti: "L'Italia dovrà ridurre il suo debito di 46 miliardi l'anno". Il debito pubblico italiano è "uno dei più alti del mondo in valore assoluto", puntualizza l'Afp ripresa dal quotidiano francese, che ieri aveva dato spazio alle notizie sui preparativi per una manovra da 40 miliardi di euro. E quanto a crescita, parlano i dati Istat: "L'Italia è al traino in Europa".
Le Figaro analizza in un video i punti di forza e di debolezza del "vicino transalpino": per quanto riguarda la crisi del debito, "L'Italia non è né la Grecia né l'Irlanda".

Viene segnalata sul sito di Le Figaro anche una nota esplicativa di S&P, che ha precisato: "L'Italia non avrà bisogno di aiuto" per risolvere i suoi problemi finanziari. D'altra parte, aggiunge l'agenzia di rating, la dimensione del deficit di bilancio rende "difficile" un intervento della comunità internazionale.
Anche sullo spagnolo El Mundo, il servizio Reuters che parla di una manovra tra i 35 e i 40 miliardi di euro: "L'Italia accelererà il piano per ridurre il deficit dopo la minaccia S&P".

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