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Questo articolo è stato pubblicato il 30 maggio 2011 alle ore 10:39.

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E' morto Biagio Agnes, ex direttore generale della Rai (Ansa)E' morto Biagio Agnes, ex direttore generale della Rai (Ansa)

Verna (Usigrai), grati per sempre
«Grande manager, uomo leale e combattivo.Per chi ama la Rai,per chi crede nel servizio pubblico questa e' una giornata di immenso dolore.Addio Biagione,ti accompagni l'affetto di tutti noi». Lo ha affermato il segretario Usigrai Carlo Verna, ricordando Biagio Agnes.
«Fino all'ultimo Biagio Agnes - ha sottolineato Verna - e' stato uno di noi,giornalista fra i giornalisti,quelli che formava con passione all'Universita' di Salerno,quelli con cui aveva collaborato dirigendo l'azienda o realizzando il primo programma di medicina:Check up.L'abbiamo incontrato apparentemente in piena forma,ancora una volta presente, in prima fila, ai funerali di Roberto Morrione la settimana scorsa.Certamente avevano avuto idee diverse di cio' che doveva essere la Rai,ma sempre stimandosi e rispettandosi,e rendendo forte nel confronto costruttivo il servizio pubblico».

Agnes nel ricordo di politici, attori, giornalisti

Veltroni, strenuo difensore del servizio pubblico
«Il nome di Biagio Agnes si identifica facilmente in quello della Rai», osserva Walter Veltroni che ricorsa come «per anni, aveva lavorato all'interno del servizio pubblico, prima alla radio, poi alla televisione, dove aveva inventato l 'informazione regionale, quindi col ruolo di direttore generale». L'esponente Pd sottolinea che «Agnes della Rai era sempre stato un difensore del ruolo del servizio pubblico, anche nei periodi più difficili quando si cercava - annota - di delegittimarlo a favore del monopolismo privato». «Animato da sinceri sentimenti democratici - ricorda ancora - aveva sempre posto attenzione alla difesa del pluralismo dell'informazione radiotelevisiva e della qualità dell'offerta. Con lui se ne va una parte importante dell'esperienza del servizio pubblico che credeva nelle sue potenzialità. Alla sua famiglia esprimo, in questo momento difficile, le mie più sentite condoglianze».

Rotondi, se ne va un protagonista della vita civile e culturale
«Biagio Agnes è stato un protagonista della vita civile e della cultura italiana. Ha diretto la Rai in stagioni esaltanti, è stato autorevole interprete del cattolicesimo democratico. Poi si è appartato nelle stagioni successive ma forte è rimasta la sua impronta culturale e di impegno come una delle più brillanti espressioni della classe dirigente italiana». Così il ministro per l'Attuazione del Programma, Gianfranco Rotondi, ricorda la figura di Biagio Agnes.

Arbore, il miglior direttore della Rai
«Biagio Agnes è stato il miglior direttore generale della Rai, quando i direttori rifuggivano dall'apparire e non si intrufolavano nei programmi. Ho sempre ritenuto che buona parte della bellezza della Rai d'autore è dovuta alla sua impostazione. Amava l'azienda di un amore sviscerato. L'amava ancora ed era affettuosamente vicino alla Rai». Un Renzo Arbore molto commosso ricorda al telefono con l'Ansa lo storico direttore generale. «Sono veramente affranto e costernato - dice Arbore non trattenendo le lacrime - ero un suo grande amico e lui era un missionario del giornalismo e della cultura italiana».

Giulietti, ci siamo scontrati ma lui amava la Rai
«In anni lontani ci é capitato in non poche occasioni di trovarci faccia a faccia nei rispettivi ruoli di direttore generale e di segretario del sindacato dei giornalisti. Non ce ne siamo risparmiata una, ma non ci é difficile riconoscere che quel direttore generale amava la sua azienda, credeva nelle ragioni del servizio pubblico, non aggiustava i palinesti con il suo concorrente e aveva a cuore le sorti della sua azienda, merce ormai rara, anzi rarissima». Lo afferma in una nota il portavoce di articolo21 Giuseppe Giulietti.

Pasquino, il suo nome nella storia dell'Università di Salerno
«Il nome di Biagio Agnes rimarrà impresso per sempre nella storia dell'Università di Salerno. La nostra Scuola di Giornalismo che lui aveva contribuito a fondare e di cui aveva accettato il timone ha impreziosito significativamente il nostro Ateneo». Lo dichiara il rettore dell'Università di Salerno, Raimondo Pasquino. «Agnes ha accettato questa ennesima sfida e l'ha vinta con grande successo portando la nostra Scuola di Giornalismo ai massimi livelli nazionali - prosegue Pasquino -. Era sempre partecipe della vita del nostro Ateneo. Sono indimenticabili le sue lezioni di giornalismo, eredità preziosa di cui sono depositari i tanti professionisti che Agnes ha contribuito a formare nella nostra Università».

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