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Questo articolo è stato pubblicato il 31 maggio 2011 alle ore 12:30.

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Sulle rive del Volga nasce il culto di Vladimir Putin, "reincarnazione di San Paolo", con icone, canti e preghiereSulle rive del Volga nasce il culto di Vladimir Putin, "reincarnazione di San Paolo", con icone, canti e preghiere

Finché si trattava di omaggi, tutto normale: c'era stata la vodka distillata dalla storica Alita, che ha conquistato quasi il 5% del mercato russo nonostante il prezzo di sette dollari. C'era stato anche un party, dedicatogli da un night club di Mosca, dove le donne avevano scelto lui come uomo più sexy davanti a uomini dal fascino più oggettivo come David Beckham e Bruce Willis. E poi c'era Nashi, il movimento di giovani ammiratori, celebri per le loro azioni di convinzione e le t-shirt con il suo ritratto. Ma un vero e proprio culto di Vladimir Putin, con icone, preghiere e riti, quello la Russia non l'aveva ancora visto.

Eccola la nuova frontiera dei sostenitori dell'ex presidente, che relegano il vecchio "culto della personalità" sotto una coltre di polvere da Guerra Fredda. La setta dedita alla venerazione del primo ministro russo si trova a Bolshaya Yelnya, un villaggio sul Volga a 410 km a est di Mosca. Qui una certa Madre Fotina, 63 anni e all'anagrafe Svetlana Frolova, con una manciata di seguaci, tutte donne e vestite da suore con sandali e velo grigio, predica che Putin sia la reincarnazione di San Paolo, mette le sue foto accanto alle icone ortodosse e prega per il suo successo. Il tutto è anche razionalmente giustificato: «Secondo la Bibbia, San Paolo era un comandante militare e un persecutore della cristianità prima di convertirsi - ha detto Madre Fotina alla stampa russa - nei suoi giorni al Kgb, Putin ha commesso delle azioni oltraggiose, ma una volta diventato presidente è stato investito dalla Spirito Santo, proprio come l'apostolo, e ha iniziato a guidare il suo gregge».

Il sacerdote ortodosso del villaggio, padre Alexei, le giudica delle invasate che predicano un mix confuso di «ortodossia, cattolicesimo, occultismo, superstizione e pregiudizi poltici». Madre Fotina, fra l'altro, prima della sua conversione era stata anche in carcere per truffa e il senso degli affari sembra non mancarle. L'entourage di Putin ha espresso un prevedibile "no comment" e in attesa che il primo ministro chiarisca se si ricandiderà o meno alle presidenziali del prossimo anno, un sondaggio del Levada Center rivela che più della metà dei russi crede che intorno a Putin si stia formando un culto della personalità in stile sovietico, mentre nel 2007 a pensare questo era solo il 23% dei russi. L'ex presidente ha sempre negato di essere coinvolto nelle attività di questi fan scatenati, ma le immagini di lui a torso nudo a cavallo, lui che pilota l'aereo, lui a caccia di tigri, hanno spesso aperto le edizioni dei tg russi. E per non scontentare chi ama una mascolinità più tenera, tre anni fa uscì anche un dvd dal titolo " Un bacio non per la stampa" che raccontava la storia d'amore fra Vladimir e la moglie Ludmilla.

Ma anche un suoperuomo può sbagliare. La dimostrazione è in quanto Putin ha affermato durante un'intervista a France2 l'anno scorso: «Culto della personalità? Non riesco nemmeno a immaginare nei miei incubi che la Russia torni a queste cose, risalenti agli anni 30, 40 e 50...ve lo garantisco, è un paese troppo moderno». Intanto Madre Fotina prega la sua icona contemporanea, mentre nella sua chiesetta di mattoni grigi con le sue seguaci sostituisce i canti ortodossi con vecchi inni sovietici come "Pust Vsegda Budet Slontse", "Possa splendere sempre il sole". Forse il suo livello di modernità ne guadagnerebbe se cantassero "Takogo kak Putin", hit del 2002 delle Singing Together, che recitava: «Voglio un uomo come Putin, pieno di energia, che non beve e che non scappa via da me».

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