Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 02 giugno 2011 alle ore 13:58.

My24
Berlusconi con Medvedev: siamo il quarto partner della Russia, puntiamo al terzo posto.Berlusconi con Medvedev: siamo il quarto partner della Russia, puntiamo al terzo posto.

«I rapporti tra Italia e Russia sono molto stretti». È iniziata così, con le parole del presidente russo Dmitrij Medvedev, al termine del bilaterale con il premier, Silvio Berlusconi a Villa Pamphili, a Roma, il fitto pomeriggio di colloqui internazionali in occasione della festa del 2 giugno. «I rapporti sono avanzati e abbiammo registrato una crescita dell'interscambio commerciale», ha aggiunto Medvedev, che ha ricordato come l'interscambio, anche culturale, tra i due Paesi sia cresciuto e come i due leader abbiano discusso nel corso del loro incontro bilaterale di numerosi «progetti futuri».

Il premier Berlusconi ha invece ricordato che l'Italia è il quarto partner commerciale della Russia, «ma abbiamo l'ambizione di diventare il terzo».

Medvedev: la crisi libica va risolta con una trattativa
Parlando invece di politica internazionale, il leader russo ha sottolineato la necessità di risolvere la crisi libica «non con l'azione militare ma attraverso una trattativa». «Ci rendiamo conto che è una strada difficile e i segnali che riceviamo ce lo confermano», ha rilanciato Medvedev, sottolineando che la Libia è stata, insieme alla questione del Medio Oriente e della primavera araba, tra i principali temi internazionali affrontati nel corso del bilaterale con il premier. Il leader del Cremlino ha comunque ribadito che «la sorte dello Stato deve essere decisa dal popolo libico».

Usa-Russia, divergenze sul sistema anti missili in Europa
Una battuta anche nei rapporti con gli Stati Uniti: con l'America esistono «punti in cui siamo vicini ma anche divergenze», come «sul sistema anti-missilistico in Europa», ha chiosato Medvedev.

Usa, Russia, Italia: Gheddafi lasci, missione va avanti
Terminate le dichiarazioni alla stampa, Berlusconi e Medvedev hanno avuto un trilaterale con il vice presidente Usa, Joseph Biden. Dall'incontro, secondo quanto si apprende, è emersa una linea di «concordia» nel proseguire l'attività sia diplomatica sia militare in Libia tenendo fermi i principi stabiliti nella dichiarazione del G8 di Deauville. Vale a dire che il colonnello Gheddafi lasci il potere. Insomma il principio, del "he must go" riferito a Gheddafi stabilito a Deaville, fanno presente le stesse fonti, è stato ribadito.

La Russia, ha annunciato Medvedev, tenterà di mediare in Libia e un inviato speciale del Cremlino partirà al più presto alla volta di Bengasi e Tripoli. Per quanto riguarda l'Egitto, Russia e Italia puntano a individuare «soluzioni umane ed eque» per l'ex leader egiziano Hosni Mubarak. Secondo quanto hanno riferito da fonti italiane, Biden, pur non esprimendo una posizione diretta, ha mostrato «sensibilità» per la richiesta russa e italiana ed ha annuito alle parole di Medvedev e Berlusconi.

A seguire del vertice Usa-Russia-Italia, il premier Berlusconi ha incontrato il presidente del Consiglio Europeo, Herman Van Rompuy, e il presidente della Repubblica islamica dell'Afghanistan, Karzai.

La richiesta all'Ue: si faccia di più per gli immigrati
I partner europei facciano di più per l'accoglienza degli immigrati che arrivano dalla sponda sud del Mediterraneo. Questa la richiesta che il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha ribadito al presidente del consiglio Ue, Herman Van Rompuy. Secondo quanto emerso dal bilaterale di Villa Pamphili, si sarebbe messo in luce il fatto che al momento molti dei paesi Ue hanno interpretato come volontaria e non come obbligatoria l'accoglienza che va prestata agli immigrati. Berlusconi ha anche chiesto una maggiore partecipazione di Frontex nella gestione dell'emergenza immigrazione e impegni concreti sul tema. E Van Rompuy, che aveva sollecitato la solidarietà da parte di tutti i partner, ha evidenziato, riferiscono fonti diplomatiche, la necessità di maggiori risorse finanziarie per poter accogliere la richiesta di Berlusconi di aumentare l'azione dell'agenzia europea Frontex.
Berlusconi, poi, avrebbe anche ribadito che l'Italia rispetterà il piano di azzeramento del deficit entro il 2014. Il premier italiano, riferiscono fonti diplomatiche, si è detto anche favorevole all'ingresso della Croazia, processo rallentato per le posizioni di Francia e Germania. Van Rompuy si è detto ottimista ed ha assicurato un maggiore impegno di Bruxelles per consentire l'ingresso della Croazia. Un' accelerazione del processo di ingresso in Europa è stato auspicato anche per quanto riguarda la Serbia.
Il ringraziamento di Karzai per l'impegno italiano in Afghanistan
Un ringraziamento all'Italia per la presenza dei nostri soldati e per l'aumento degli istruttori e la richiesta di maggiori investimenti da parte delle imprese italiane per la ricostruzione del paese. Così, secondo quanto riferito da fonti italiane, il presidente dell'Afghanistan Hamid Karzai, si è rivolto al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi durante l'incontro bilaterale a Villa Pamphili. Le stesse fonti aggiungono che Karzai ha elogiato le forze armate italiane «di cui il popolo afghano ha un'ottima percezione». Durante l'incontro si è ribadito l'iter della graduale riduzione del nostro contingente in Afghanistan e sono stati firmati due accordi: uno sulla collaborazione contro il traffico di sostanze stupefacenti e un memorandum d'intesa di collaborazione politica tra i due ministeri degli Esteri.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi