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Questo articolo è stato pubblicato il 02 giugno 2011 alle ore 20:05.
L'ultima modifica è del 02 giugno 2011 alle ore 12:30.

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Tricolori durante le celebrazioni dell'anniversario dell'Unita' d'Italia (Ansa)Tricolori durante le celebrazioni dell'anniversario dell'Unita' d'Italia (Ansa)

Con il passaggio dei corazzieri a cavallo e le immancabili Frecce tricolori che hanno solcato il cielo di Roma, si è conclusa la parata militare ai Fori imperiali, cuore delle celebrazioni della Festa della Repubblica. Protagonista indiscusso della giornata il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, padrone di casa per 40 capi di Stato e 80 delegazioni straniere giunte a Roma per la cerimonia del 2 giugno che quest'anno coincide con l'anniversario dei 150 anni dell'Unità d'Italia. Il programma della giornata è proseguito alle 18 con un concerto al Quirinale, al quale è seguito il pranzo ufficiale offerto da Napolitano ai capi delle delegazioni straniere e alle loro consorti.

Napolitano al Quirinale: «L'Italia ha difficoltà, ma merita fiducia»
«Non nascondiamo le nostre difficoltà, ma sono certo che saprete guardare con amicizia e con fiducia al nostro impegno. L'Italia farà la sua parte perché avanzi nel mondo la causa della pace, dei diritti umani, delle democrazia, di un equilibrato, equo, sostenibile sviluppo economico e sociale globale». Con queste parole, rivolte ai capi di Stato e altri ospiti, Giorgio Napolitano ha concluso il discorso al pranzo di Stato offerto al Quirinale. Sono certo, ha detto, che lo farete «con l'amicizia che la vostra presenza qui oggi ci ha testimoniato, con la fiducia che l'Italia merita». Ricordando alcuni tratti principali della storia dell'Italia unita, Napolitano ha sottolineato anche come nella sua lunga storia l'Italia unita ha fatto «un lungo cammino e straordinari balzi in avanti, ma non sottovalutiamo il peso di problemi di fondo non risolti, di contraddizioni non superate, di squilibri e tensioni persistenti nel tessuto economico e sociale del Paese».

Il presidente della Repubblica: immagine viva e dinamica del Paese
Rientrato al Quirinale dopo la parata di questa mattina, Napolitano ha inviato al ministro della Difesa, Ignazio La Russa, un messaggio per rappresentare il suo «orgoglio e la sua soddisfazione» per il «successo» della manifestazione che ha dato una «immagine viva e dinamica» dell'Italia. «Al termine della Rivista Militare che ha avuto luogo questa mattina, alla presenza di migliaia di cittadini e con la partecipazione di numerosissimi capi di Stato e di governo, ministri ed autorità, giunti in rappresentanza di Paesi amici di ogni continente, le esprimo - ha scritto il capo dello Stato - il mio compiacimento per il perfetto svolgimento della manifestazione».

Stamane l'omaggio del capo dello Stato al Milite Ignoto
Il presidente della Repubblica aveva iniziato la sua lunga giornata di buon mattino deponendo una corona d'alloro sulla tomba del Milite Ignoto a piazza Venezia. Napolitano era giunto a piazza Venezia, poco prima delle 10, accompagnato dal ministro della Difesa e dal capo di Stato maggiore della Difesa, Biagio Abrate. Qui il capo dello Stato ha passato in rassegna un battaglione interforze schierato in Piazza Venezia, dove diverse centinaia di persone lo hanno a più riprese applaudito.

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