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Questo articolo è stato pubblicato il 02 giugno 2011 alle ore 20:05.
L'ultima modifica è del 02 giugno 2011 alle ore 12:30.

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Tricolori durante le celebrazioni dell'anniversario dell'Unita' d'Italia (Ansa)Tricolori durante le celebrazioni dell'anniversario dell'Unita' d'Italia (Ansa)

Per Berlusconi applausi e fischi all'arrivo a Piazza Venezia
Sulle scale del Vittoriano, a ricevere il capo dello Stato, c'erano, tra gli altri, il presidente del Senato, Renato Schifani, quello della Camera, Gianfranco Fini, e il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Un coro di fischi ha accolto il premier al suo arrivo all'Altare della patria. Subito dopo, però, da una parte del pubblico in attesa è partito anche un applauso verso Berlusconi. Conclusa la cerimonia all'Altare della Patria il premier si è fermato brevemente a salutare un gruppo di persone che era radunato su un lato di Piazza Venezia. Berlusconi inizialmente sembrava intenzionato a percorrere a piedi il tragitto fino alla tribuna d'onore. Poi, però, ha deciso di salire nella sua auto e percorrere con il corteo il percorso fino alla tribuna dove il premier ha salutato i capi di Stato stranieri presenti.

Il premier tocca Juan Carlos, Napolitano lo richiama
Il premier è stato anche protagonista di un piccolo strappo all'etichetta per chiedere al Re di Spagna, Juan Carlos, come stava e per invitarlo a non affaticarsi alzandosi in continuazione per salutare le autorità visto che avrebbe un piccolo problema al ginocchio. Silvio Berlusconi, avvertito dal Capo dello Stato, secondo quanto riferito da alcuni presenti, va a sincerarsi di persona dello stato di salute del monarca toccandolo ad un braccio per salutarlo. Poco dopo il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, si è sporto verso Berlusconi dicendogli qualcosa e muovendo il braccio come a mimare il movimento di toccare. A quel punto il premier si è alzato nuovamente avvicinandosi ancora una volta al re Juan Carlos, dicendogli qualcosa, ma stavolta senza toccarlo. Il gesto del premier per qualcuno rappresenta uno strappo all'etichetta che vieta a chi si avvicina al Re di fare il primo passo per stingergli la mano. Anche se un Real decreto spagnolo del 1987 sul trattamento dei membri della famiglia reale non fissa in alcun modo principi e regole per il saluto lasciandolo alla tradizione che prevede un leggero inchino per le donne ed una inclinazione del capo per gli uomini.

Pattuglia di ministri ai Fori imperiali, per la Lega c'è Maroni
In tribuna, oltre a Berlusconi e ai presidenti delle Camere, c'erano anche il sottosegretario Gianni Letta, il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani, il ministro delle Pari opportunità Mara Carfagna, il ministro della Gioventù Giorgia Meloni, quello della Giustizia Angelino Alfano e ovviamente il ministro della Difesa La Russa. Unico rappresentante della Lega è il ministro dell'Interno, Roberto Maroni. Ad assistere alla parata anche molti esponenti dell'opposizione come Pier Luigi Bersani, Massimo D'Alema, Pierferdinando Casini, Francesco Rutelli, Giuliano Amato e Arturo Parisi.

Cinquemila militari per la parata
A sfilare in mattinata sono stati 161 bandiere e medaglieri, 5.239 militari, 460 civili, 216 cavalli (e cani), 196 mezzi di varia tipologia e 9 velivoli. La parata è stata aperta da cinque tricolori che rappresentano l'evoluzione del vessillo attraverso 214 anni. A seguire il primo settore di carattere storico-evocativo. Poi è toccato alle missioni internazionali per chiudere con il passaggio delle eccellenze e specificità italiane con i reparti d'elite altamente specializzati e mezzi d'avanguardia del'industria nazionale. Infine i reparti a cavallo e il consueto passaggio delle Frecce tricolori.

Parterre mondiale per la sfilata nella capitale
Tanti gli ospiti stranieri che quest'anno hanno assistito alla parata militare. In tribuna c'erano diversi capi di Stato: il presidente russo Dmitri Medvedev, il vicepresidente americano Joe Biden, il presidente israeliano Shimon Peres e quello dell'autorità palestinese Abu Mazen, il presidente della Turchia, Abdullah Gul, quello tedesco Christian Wulff, l'argentina Cristina Kirchner, l'afgano Hamid Karzai, il vice presidente Xi JinPing della Repubblica Popolare Cinese. Parterre mondiale molto ricco, dunque. Alle celebrazioni hanno poi partecipato il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-Moon, il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, e il re di Spagna Juan Carlos.

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