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Questo articolo è stato pubblicato il 06 giugno 2011 alle ore 19:29.

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Raffica di emendamenti sul decreto Sviluppo. Sono ben 1.500 le richieste di modifica al decreto presentate alle commissioni Bilancio e Finanze che esaminano il provvedimento. Il termine per la presentazione scadeva alle 16. Per ora è stato reso noto solo il numero delle proposte presentate dalla Lega (circa 300) e dal Pd (300). Non sono ancora arrivate proposte di modifica da parte del governo e dei relatori. Le proposte saranno comunque scremate da domani quando le commissioni valuteranno l'ammissibilità dei singoli emendamenti.

Spiagge: emendamenti fra lo stralcio e l'innalzamento a 50 anni del diritto di superficie
Un emendamento firmato da Gianluca Pini (Lega) riscrive in maniera più dettagliata l'articolo 3 del provvedimento, innalzando tra l'altro da 20 a un massimo di 50 anni il diritto di superficie. Altri deputati, sia di maggioranza che di opposizione, chiedono invece lo stralcio della norma, rinviando a un tavolo del ministero per i Rapporti con le Regioni sull'attuazione della direttiva europea Bolkestein. «Ci sono a confronto due ipotesi - conferma il relatore per la commissione Bilancio, Giuseppe Marinello (Pdl) - alcuni colleghi chiedono lo stralcio, altri, non solo Pini, di riscrivere parzialmente la norma». È un tema, aggiunge, da valutare con «molta attenzione e prudenza».

Il ministero dell'Economia, riferiscono fonti parlamentari, sarebbe però contrario a togliere la misura dal provvedimento. L'emendamento Pini, che punta comunque a chiudere la procedura di infrazione con la Ue per l'attuazione della Bolkestein, prevede una serie di deleghe al Governo e alle Regioni. Tra le novità ci sarebbe l'esclusione in alcuni casi delle gare per le concessioni demaniali e un periodo transitorio di sei anni più sei.

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