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Questo articolo è stato pubblicato il 17 giugno 2011 alle ore 18:35.

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Si faranno, come chiede ormai tutto il partito, con l'eccezione di pochi (l'ex ministro Claudio Scajola su tutti), ma non per scegliere il candidato premier. Il Pdl prova ad accelerare sulle primarie e così Fabrizio Cicchitto e Gaetano Quagliariello hanno illustrato una proposta di legge ad hoc per introdurre le urne interne nella scelta dei candidati a elezione diretta. In soldoni: sì alla consultazione per designare governatori, sindaci e presidenti di provincia, ma non per la leadership del partito e del futuro governo. Con buona pace di chi, da Roberto Formigoni a Gianni Alemanno, aveva invece invocato un cambio di rotta con la possibilità di affidare anche la premiership al confronto nell'urna.

Nella proposta previsto un registro per i sostenitori del partito
Il testo presentato in contemporanea alla Camera e al Senato prevede che le primarie, per i partiti o le coalizioni che intendano avvalersene, abbiano luogo entro il sessantesimo giorno antecedente alle elezioni. Possono votare e candidarsi alle primarie gli iscritti al partito (o a uno dei partiti che compongono la coalizione) e i cittadini sostenitori che siano residenti nel territorio interessato dall'elezione e che abbiano provveduto ad aderire a un apposito registro almeno sessanta giorni prima dello svolgimento delle primarie.

Ogni partito si doterà di un regolamento e di una commissione ad hoc
Un timing che mira ad azzerare il rischio di strumentalizzazioni o condizionamenti del voto. «Tale prescrizione temporale - spiegano Cicchitto e Quagliariello - in combinato disposto con la norma che prevede la presentazione delle candidature tra il quarantesimo e il trentesimo giorno precedente alla consultazione, è finalizzata a scongiurare il rischio di risultati falsati o inquinati. Un organismo pubblico, nella fattispecie la cancelleria del tribunale territorialmente competente, verifica la regolarità degli elenchi degli aventi diritto al voto e si accerta che nessun cittadino sia contemporaneamente iscritto a più di un elenco per la medesima scadenza elettorale». Ogni partito o coalizione che promuove elezioni primarie, concludono, «si dota infine di un regolamento e di una commissione elettorale relativa all'ambito territoriale interessato».

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