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Questo articolo è stato pubblicato il 17 giugno 2011 alle ore 15:57.

"Salire sul podio olimpico, sentire suonare l'inno nazionale, avere quella medaglia al collo è un'emozione che vale una carriera. Che dice, basta per avere le motivazioni giuste sulla strada verso Londra?". Basta eccome, vien da dire, se il tuo interlocutore dall'altra parte del telefono è una leggenda del basket mondiale come Dino Meneghin, 61 anni, un argento olimpico a Mosca 1980 in bella mostra in un palmares sconfinato, oggi presidente della Federbasket. E di motivazioni ne serviranno molte, agli azzurri della nostra pallacanestro (come a quelli della nostra pallavolo) per conquistare il biglietto d'ingresso per Londra2012. Il cammino comincia già quest'estate; i passi decisivi in autunno, ai campionati Europei
Cammino a ostacoli – L'argento olimpico di Mosca conquistato dai ragazzi di Sandro Gamba, bissato ad Atene 2004 dalla splendida ciurma timonata da Carlo Recalcati. Poi, però, la crisi di risultati, la mancata qualificazione ai Giochi di Pechino 2008 e ai recenti Mondiali in Turchia, la fine dell'era Recalcati e l'inizio di quella Pianigiani, il coach che si divide tra la panchina azzurra e quella della corazzata Siena. L'obiettivo nel mirino è l'Europeo di Lituania 2011, dal 31 agosto al 18 settembre. Gli azzurri – che avevano mancato la scorsa estate la qualificazione sul campo - ci arrivano solo grazie all'allargamento da 16 a 24 delle partecipanti, previsto per il 2013 ma anticipato su richiesta della federazione lituana: " e' stata una scelta giusta – spiega Meneghin – perché permette a tutte le squadre europee di giocarsi le proprie chances, potendo contare sulle proprie stelle, molte delle quali giocano nell'Nba". Finalmente anche noi potremo contare sul nostro trio delle meraviglie – Bargnani , Belinelli e Gallinari che rispetto all'estate scorsa ha ormai risolto i problemi alla schiena. Ma anche gli altri non sono messi malissimo....
Girone di ferro - Per la conferma, basti guardare le nostre avversarie nel gruppo B: Israele con l'ossatura del Maccabi; la Lettonia che è squadra comunque temibile; poi la Germania del neo campione Nba Dirk Nowitzki, la Serbia dei giovani fenomeni e la Francia con una pattuglia di giocatori Nba da far paura (da Tony Parker degli Spurs a Diaw, a Batum, a Turiaf e Noah sottocanestro). Roba da far venire i brividi:" Girone durissimo, non c'è che dire – commenta Meneghin – ma anche noi potremo contare sui nostri tre giocatori targati Nba, tra l'altro tutti reduci dalla prima vera stagione da protagonisti. Difficile convincerli a vestire l'azzurro? No, anzi facilissimo, visto l'entusiasmo e la voglia che hanno dimostrato. Certo sto diventando un esperto di broker e polizze assicurative, perché è chiaro che le franchigie Nba e gli stessi giocatori vogliono essere tutelati dal rischio infortuni....". Aspetto non secondario soprattutto se – come sembra certo – il prossimo anno almeno l'inizio della stagione Nba potrebbe saltare, causa il contenzioso tra giocatori e proprietari sul contratto collettivo. "Il quel caso – evidenzia il presidente federale – credo che i giocatori sotto contratto sceglierebbero comunque di non giocare, mentre quelli liberi da vincoli potrebbero accettare ingaggi nei top team europei: immaginate che spettacolo per i vari campionati e in Eurolega...".
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