Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 25 giugno 2011 alle ore 16:12.

My24

«L'apertura, seppur timida, di una parte dell'opposizione ad una riforma in materia di intercettazioni è un segnale che il governo deve cogliere». A dichiararlo il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti,Altero Matteoli. «Sarebbe un errore - ha sottolineato Matteoli - non approvare una legge nel modo più bipartisan possibile che, peraltro, potrebbe essere un buon viatico per accordi altrettanto essenziali in altri settori come, ad esempio, l'energia e le infrastrutture che per loro natura non sono né di destra né di sinistra ma servono al Paese e ai cittadini. Sono certo che governo e maggioranza sapranno cogliere questa opportunità».

La linea dell'Anm
Per il segretario dell'Anm, Giuseppe Cascini «ogni volta che ci sono indagini da cui emergono comportamenti discutibili da parte di soggetti che detengono il potere, la politica commette il grave errore di non occuparsi di vicende che emergono dalle inchieste ma dello strumento attraverso cui emergono, si chiede cioè come fare perché non vengano fuori. Ma tutto questo non va bene, anche perché finora «sono sempre stati sordi - ha spiegato ancora - alla nostra richiesta di regolare meglio la diffusione delle intercettazioni irrilevanti. Si usa l'argomento come pretesto per limitare l'uso dello strumento intercettazioni». Cascini ha indicato quella che è la linea dell'Anm: «Diciamo sì a interventi che regolino le modalità di diffusione delle intercettazioni non rilevanti, ma riteniamo dannoso per le indagini contro la criminalità organizzata limitare lo strumento e in contrasto con il diritto all'informazione qualunque intervento che limiti la libertà di stampa».

Cicchitto (Pdl): realtà insostenibile
Parole che hanno immediatamente spinto il presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto, a fare delle dichiarazioni. «Non è affatto vero che la politica in senso generico, per usare la stessa terminologia di Giuseppe Cascini, non abbia provato a regolamentare le intercettazioni. C'è stato chi ha voluto e provato a farlo e chi invece si è opposto col coltello fra i denti, cavalcando sia settori della magistratura, sia ambienti giornalistici poco inclini». Poi ha aggiunto: «Prendiamo oggi atto del fatto che anche Cascini ammette, come abbiamo più volte denunciato, che la situazione è insostenibile. La scelta dello strumento legislativo per affrontare questo tema certamente merita ulteriori riflessioni». (N.Co.)

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi