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Questo articolo è stato pubblicato il 29 giugno 2011 alle ore 09:21.

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Atene, nuovi scontri contro le misure del governo: 27 feritiAtene, nuovi scontri contro le misure del governo: 27 feriti

Si rompe il fronte dell'opposizione al Parlamento di Atene.La deputata del partito conservatore greco, Elsa Papadimitriou ha fatto sapere che voterà in favore del piano di austerità. «È la decisione più importante e difficile della mia vita politica - ha dichiarato - Voterò sì e spero che il governo non mi deluda». Papadimitriou fa anche sapere che lascerà il gruppo parlamentare del suo partito per diventare indipendente. Anche Thomas Robopoulos, un socialista che in precedenza aveva minacciato di votare no a tagli e privatizzazioni, darà il voto al pacchetto di misure del premier George Papandreou.

Si intensificano intanto gli scontri scoppiati oggi ad Atene, nel giorno in cui il Parlamento è chiamato a votare il nuovo piano di austerità del governo, che prevede 28,4 miliardi di tagli alle spese e 50 miliardi di privatizzazioni nel triennio 2012-2015.

La polizia ha usato gas lacrimogeni per disperdere i dimostranti che tentavano di fare ingresso in piazza Syntagma, dove ha sede il Parlamento, trasformata in un campo di battaglia. Mentre prosegue per la seconda giornata lo sciopero generale di 48 ore proclamato dai maggiori sindacati del Paese, fuori dal Parlamento, proseguono quindi gli scontri il cui bilancio, fino alle , all'1 e 30 di stamani, secondo la polizia, era di 270 civili e 37 agenti feriti, mentre i fermi sono stati 22 e gli arresti 15.

La fine del dibattito parlamentare è attesa intorno alle 13.00 ora italiana (14 ora locale) ma potrebbe subire dei ritardi visto l'alto numero di iscritti al dibattito parlamentare. Si passerà quindi al voto che proseguirà anche domani con il Parlamento che dovrà dare il secondo via libera tecnico alla legge di attuazione delle privatizzazioni e degli aumenti fiscali.

I parlamentari di tutti i partiti, e in particolare quelli del Pasok, il partito socialista al governo (che controlla 155 seggi su 300), sono chiamati a votare a favore del Programma a Medio Termine varato dal governo, in collaborazione con i rappresentanti dei creditori del Paese, altrimenti per la Grecia il passo successivo sarà il fallimento. Antonis Samaras, il leader di Nea Dimocratia, il principale partito d'opposizione (centro destra) aveva preannunciato ieri il voto contrario, ma il fronte del non non è compatto.

Votare no, un suicidio
Il Governatore della Banca di Grecia, George Provopoulos, è sceso in campo sostenendo che votare no al piano di austerità sarebbe un «voto suicida». In un'intervista al Financial Times, Provopoulos mette in guardia i parlamentari greci: «Il Parlamento se votasse contro queste misure commetterebbe un vero e proprio crimine, il paese voterebbe per il suo suicidio». Il Governatore attribuisce lo scarso consenso sociale alla manovra ad una mancata operazione verità su quanto accaduto. A differenza del Portogallo dove «il nuovo governo é arrivato ed ha subito detto che ci sarebbero stati tempi difficili nei due anni a venire. Noi non abbiamo sentito questo tipo di discorsi».

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