L'ultimo saluto di Roma al parà ucciso in Afghanistan

Roma si ferma ancora una volta per dare l'ultimo saluto a un altro soldato italiano morto in Afghanistan, la quarantesima vittima dall'inizio della missione a Kabul. Così la Basilica di Santa Maria degli Angeli, nel cuore della capitale, si è stretta oggi pomeriggio attorno alla famiglia di Robero Marchini, il parà della folgore ucciso da una bomba taleban due giorni fa.

Le esequie di stato nella Basilica di Santa Maria degli Angeli
La bara del militare è giunta avvolta nel tricolore all'ingresso della basilica, dove sono stati resi gli onori militari, e portata a spalla all'interno da sei commilitoni del giovane soldato. Una foto di Marchini sorridente, un cuscino ed il basco amaranto sono stati posti vicino la bara. Tra i banchi di Santa Maria degli Angeli, le massime autorità dello Stato e miliari. I presidenti di Camera e Senato, Gianfranco Fini e Renato Schifani, i ministri della Difesa e della Pubblica amministrazione Ignazio La Russa e Renato Brunetta, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, il governatore del Lazio Renata Polverini e il sindaco di Roma Gianni Alemanno.

L'ordinario militare: Marchini resta un messaggero di pace
Durante l'omelia l'ordinario militare per l'Italia, Vincenzo Pelvi, ha ricordato che Marchini «resta un messaggero di pace, discepolo di quella civiltà dell'amore che rende possibile ciò che è giusto». Quindi Pelvi si è rivolto ai presenti per sottolineare «che l'Italia continua a fare la sua parte per promuovere stabilità, disarmo, sviluppo e sostenere ovunque la causa dei diritti umani. Il protagonismo che si chiede al nostro Paese è complesso e lungimirante ed è quello di chi si offre come interlocutore attivo per la ricostruzione di economie deboli, per il riconoscimento e il sostegno di regimi pluralisti, per assetti internazionali più giusti e aperti ai nuovi popoli».

Letta e La Russa a rendere omaggio alla salma a Ciampino
La salma di Marchini era arrivata stamane, poco dopo le 10.30 all'aeroporto di Ciampino a bordo di un C 130 dell'Aeronautica militare. Ad accogliere il feretro del militare dell'Ottavo reggimento Genio Folgore di stanza a Legnago, la famiglia del soldato e le alte dell'esercito e dello Stato, tra cui il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, che nel pomeriggio hanno poi preso parte alle esequie di stato.

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