Liberalizzare per un'economia più moderna

Appare assolutamente condivisibile l'analisi del Sole 24 Ore. Da troppo tempo si è preferito governare il Paese e la sua economia attenti più alla popolarità delle misure da adottare che alla loro efficacia per consentire all'Italia di aggiornarsi e presentarsi alla competizione sui mercati internazionali con le carte in regola e con concrete possibilità di affermazione.

Credo che sia criminoso continuare sulla strada fino ad ora percorsa e che le misure indicate, insieme ad altre non meno necessarie ed urgenti, debbano trovare una immediata attuazione.

In particolare, non si può approntare nessuna seria politica per l'occupazione se non si interviene sull'Irap che, viceversa, tassa proprio e pesantemente il lavoro; analogamente è impensabile tenere in equilibrio i conti dell'Inps se non si prende atto che l'aspettativa di durata della vita è andata allungandosi notevolmente e che non è possibile non prevedere un adeguamento congruo dell'età pensionabile e la sua equiparazione per entrambi i generi.

Far fronte al bisogno finanziario con l'emissione, sempre più massiccia, di titoli di Stato, anche a costo di elevare i tassi di rendimento oltre ogni sopportabile soglia, comporta un costante aumento del debito pubblico derivante dalle sempre maggiori risorse necessarie a pagare gli interessi, soprattutto per una economia che continua a crescere in misura largamente insufficiente a quanto sarebbe necessario.

Privatizzazioni, liberalizzazioni, serio e rigoroso patto di stabilità, trasparenza ed efficienza della Pa sono misure elementari che un Paese moderno, con un'economia avanzata. I costi della politica: sarebbe un segnale importante mettere mano con decisione ai tagli consistenti che possono essere effettuati e sarebbe ancora più significativo cominciare da subito.

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