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Questo articolo è stato pubblicato il 27 luglio 2011 alle ore 11:35.

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Marco Milanese (Imagoeconomica)Marco Milanese (Imagoeconomica)

Nessuna decisione come previsto. La Giunta per le autorizzazioni alla Camera ha rinviato a domani il voto sulla richiesta dei pm di Napoli di aprire le cassette di sicurezza sequestrate a Marco Milanese, l'ex consigliere politico di Giulio Tremonti, e di utilizzare i tabulati telefonici relativi ad alcune sue conversazioni con esponenti della guardia di finanza. Difficile però che l'organismo parlamentare si pronunci prima della pausa estiva sulla richiesta di arresto dell'ex ufficiale delle fiamme gialle (ecco il ritratto).

Gava: abbiamo chiesto l'acquisizione di altri documenti
È quanto lascia intendere il relatore di maggioranza, il deputato Pdl Fabio Gava, che ha chiesto l'autorizzazione all'apertura delle cassette di sicurezza e all'acquisizione dei tabulati telefonici, come d'altronde aveva sollecitato nei giorni scorsi lo stesso Milanese. «Abbiamo chiesto l'acquisizione dei due documenti chiesti da Milanese nella sua memoria difensiva - ha spiegato Gava -. Poi dovremo leggerli. La Giunta può essere convocata anche ad agosto, ma poi se i documenti non sono acquisiti in tempi brevi, non so se avrebbe senso emettere un parere quando l'aula è sconvocata».

L'opposizione protesta: si voti anche sull'arresto
L'opposizione però protesta e chiede che la Giunta si esprima prima della pausa estiva anche sulla richiesta di arresto. «Noi non dobbiamo fare processi, non dobbiamo raccogliere atti», critica Marilena Samperi (Pd), segretario della Giunta. «Noi dobbiamo solo valutare l'ordinanza del gip, ecco perché siamo contrari alle richieste del relatore e invitiamo ad arrivare ad esprimere un parere per la fine della settimana». Dello stesso avviso anche Federico Palomba (Idv): «Il voto dell'Aula è impossibile, ma almeno la Giunta dia prova di volontà di voler chiudere i lavori».

Ieri la lunga memoria difensiva dell'ex ufficiale delle fiamme gialle
Alla seduta odierna avrebbe dovuto partecipare lo stesso Milanese che però non era presente perché interrogato dai pm di Napoli. Ieri l'ex consigliere di Tremonti ha trasmesso all'organismo parlamentare una lunga memoria difensiva in cui, tra l'altro, Milanese chiede che la Giunta acquisisca alcuni documenti. In particolare nelle oltre 80 pagine consegnate a Montecitorio l'ex ufficiale della Gdf fa riferimento alle carte del procedimento penale a carico di Viscione, depositate presso il gip del tribunale di Benevento, nonché le trascrizioni integrali delle intercettazioni telefoniche dell'utenza di Viscione dal 15 febbraio al 23 febbraio 2010 periodo in cui lo stesso Viscione sostiene di essere stato informato da Milanese di essere intercettato.

Verdini audito in Giunta: ok a uso intercettazioni, ma relatore dice no
Dopo il voto su Milanese, la Giunta voterà domani mattina probabilmente anche sulla richiesta all'uso di intercettazioni avanzata dai pm dell'Aquila nei confronti del coordinatore del Pdl, Denis Verdini, indagato insieme al costruttore Riccardo Fusi, nell'inchiesta sugli appalti per la ricostruzione post-terremoto in Abruzzo. Oggi l'organismo parlamentare ha ascoltato Verdini che ha ribadito - lo aveva già fatto per iscritto - di volere il via libera all'uso delle intercettazioni. Il relatore del caso, Enrico Costa (Pdl), tuttavia, ha proposto alla Giunta il no all'autorizzazione.

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