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Questo articolo è stato pubblicato il 30 luglio 2011 alle ore 08:13.

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L'altro aspetto che il ministro sottolinea è che per quell'affitto non c'è «nessun "nero" e nessuna "irregolarità"», in un «rapporto tra privati cittadini» non è «dovuta l'emissione di fattura». Eppure intorno a quel pagamento c'è un giallo nel giallo. Il Corriere della sera riportava ieri il racconto dell'imprenditore Angelo Proietti, titolare della società Edil Ars, che ai magistrati di Roma ha detto di aver provveduto «per due anni all'affitto» dell'appartamento di via di Campo Marzio. «Poiché doveva essere ristrutturato – ha detto il costruttore – fissai il costo dei lavori in 200mila euro e quella cifra» fu "scalata" dal canone a Milanese. «La ristrutturazione mi costò 50mila euro, la feci a titolo gratuito» ha poi affermato. E visto che il canone annuale è di 96mila euro, per due anni Milanese e Tremonti avrebbero potuto utilizzare l'appartamento a titolo gratuito.
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La vicenda, le inchieste, i protagonisti
L'inchiesta di Napoli
Su Marco Milanese, deputato Pdl, pende la richiesta di custodia cautelare in carcere da parte della Procura di Napoli: secondo l'accusa l'ex consigliere politico del ministro dell'Economia Giulio Tremonti, avrebbe rivelato all'imprenditore Paolo Viscione notizie riservate sulle indagini svolte dalla Gdf sulle sue società. In cambio Milanese si sarebbe fatto consegnare denaro e avrebbe preteso altri favori
L'inchiesta di Roma
Milanese è indagato anche a Roma, insieme all'avvocato veneziano ed ex presidente della Sogei Sandro Trevisanato e il costruttore romano Angelo Proietti, titolare della società Edil Ars, nell'ambito degli accertamenti sugli appalti Sogei
La vicenda della casa
Nell'ordinanza con cui il gip di Napoli Amelia Primavera chiede l'arresto di Milanese anche la vicenda della casa di via Campo Marzio n. 24 a Roma di proprietà del Pio Sodalizio dei Piceni: concessa in locazione al deputato Pdl che paga un canone di 8.500 euro mensile, è utilizzata dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti. A titolo di rimborso, nota il Gip, non risultano però «assegni o bonifici provenienti» dal ministro
A svolgere i lavori di ristrutturazione dell'appartamento è stata la Edil Ars di Proietti alla quale, secondo l'accusa, Milanese sarebbe riuscito a far ottenere dalla Sogei tra il 2002 e il 2006 15 appalti da oltre 15 milioni di euro e commesse per circa 10 milioni di euro tra il 2006 e il 2010. «La ristrutturazione – ha raccontato Proietti ai pm – mi costò circa 50mila euro, la feci a titolo gratuito» e «per due anni all'affitto dell'appartamento ho provveduto io»
La versione di Milanese
Nella memoria consegnata alla Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera Milanese afferma che Tremonti gli ha versato «quale partecipazione all'affitto dell'immobile, a partire dalla seconda metà del 2008, la somma mensile di circa 4mila euro, corrispostemi settimanalmente e in contanti»
L'autodifesa di Tremonti
Il 7 luglio con un comunicato Giulio Tremonti ricostruisce così la vicenda: «Per le tre sere a settimana che normalmente – da più di quindici anni – trascorro a Roma, ho sempre avuto soluzioni temporanee, prevalentemente in albergo e come ministro in caserma. Poi ho accettato l'offerta fattami dall'on. Milanese» ma «già da stasera per ovvi motivi di opportunità cambierò sistemazione»
Ieri l'autodifesa: «Ho commesso illeciti? Per quanto mi riguarda sicuramente no. Ho fatto errori? Sì, certamente» perché l'immobile andava «lasciato prima» ma in albergo o in caserma il ministro si sentiva «spiato»

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