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Questo articolo è stato pubblicato il 01 agosto 2011 alle ore 13:55.
L'ultima modifica è del 01 agosto 2011 alle ore 11:07.

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BARI - Scontri a Bari, con feriti, tra le forze dell'ordine e il gruppo di immigrati che da questa mattina hanno protestato - in tutto alcune centinaia - contro le lungaggini burocratiche che ritarderebbero il rilascio dello status di rifugiati, e che per questo hanno bloccato la tangenziale del capoluogo pugliese e i binari nei pressi del Centro di accoglienza richiedenti asilo (Cara) di Palese. Decine di poliziotti e carabinieri sono rimasti feriti durante le cariche contro gli immigrati, che per fronteggiare le forze di polizia hanno lanciato grosse pietre ricavate dai muretti a secco delle campagne, dove è in corso la manifestazione di protesta. Dall'esterno del Centro è visibile uno dei grandi capannoni che accoglie una delle sale comuni del Centro, la cui copertura è stata semidistrutta.

In seguito alla protesta la circolazione ferroviaria, sulla linea Bari-Foggia, è rimasta bloccata tra le fermate di Bari Zona Industriale e Bari-Palese provocando, sinora, la cancellazione di 10 treni regionali e ritardi per sei convogli a lunga percorrenza (le Ferrovie dello Stato hanno attivato un servizio di bus sostitutivi). Nel corso della protesta sulla tangenziale c'è stato anche un assalto a un autobus urbano il cui conducente e alcuni passeggeri sono rimasti contusi.

Poco prima delle ore 14 era in corso una trattativa per convincere i manifestanti che reclamano una rapida concessione dello status di rifugiato, a rientrare nel campo. Per alcuni di loro la richiesta del permesso di soggiorno è stata respinta anche perchè si tratta di lavoratori di altri Paesi che da tempo lavoravano in Libia, paese dal quale sono fuggiti per la situazione di guerra. Intanto si è appreso che il vertice in prefettura a Bari con il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano avrà al centro anche la situazione al Cara di Bari.

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