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Questo articolo è stato pubblicato il 02 agosto 2011 alle ore 17:35.

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Gianni De Gennaro (Emblema)Gianni De Gennaro (Emblema)

Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti spiato da uomini della guardia di Finanza? Sulla vicenda i servizi di intelligence non hanno informazioni. E' quanto emerso nel corso dell'audizione del direttore del Dis (Dipartimento
informazioni per la sicurezza), prefetto Gianni De Gennaro, ascoltato oggi dal Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica. I servizi non sanno nulla della vicenda e non hanno titolo a occuparsene, né sono stati chiamati a farlo. A riguardo c'è già un'importante inchiesta della magistratura avviata dopo le rivelazioni fatte nei giorni scorsi ai giornali dal titolare dell'Economia. Ieri, infatti, la procura di Roma ha aperto un fascicolo processuale sul presunto spionaggio ai danni del ministro dell'Economia. Tremonti sarà sentito prossimamente come testimone.

Il Copasir tornerà comunque ad occuparsi della vicenda agli inizi di settembre quando sarà ascoltato in una audizione, già programmata da tempo, il comandante generale della Guardia di Finanza, generale Nino Di Paolo.

«Le minacce di Gheddafi sono quotidiane»
Per quanto riguarda le minacce di Gheddafi a Berlusconi, di cui il premier ha parlato nei giorni scorsi, De Gennaro ha affermato che queste non sono una novità per i nostri servizi segreti. Il direttore del Dis ha riferito oggi al Copasir che le minacce sono praticamente quotidiane, addirittura trasmesse dalla tv libica facente capo al regime del Rais. Sulla Libia De Gennaro propende ad escludere una fine delle ostilità entro settembre, così come auspicato dalla Lega. Il quadro attuale in Libia - riferiscono alcuni componenti del Copasir - non è esaltante. Per quanto riguarda l'Afghanistan, De Gennaro ha confermato al Copasir gli aumentati pericoli sul territorio.

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