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Questo articolo è stato pubblicato il 02 agosto 2011 alle ore 18:30.

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L'attrice cinese Xiao Dong Mei (Olycom)L'attrice cinese Xiao Dong Mei (Olycom)

Nuova truffa alla Madoff scoperta dagli investigatori del Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di finanza. La promessa era il guadagno, anche esentasse. La realtà è che i soldi, i risparmi di una vita o fatti rientrare da San Marino, sono finiti nel nulla, o dentro il pagamento di yacht e auto di lusso di chi proponeva l'affare. A reggere le fila del raggiro da 35 milioni di euro, una ex funzionaria della Banca Antonveneta, Maria Caterina Di Leo, di 58 anni e Bruna Giri, promoter finanziaria fino allo scorso anno della Banca Popolare di Puglia e Basilicata e da tempo scappata a Santo Domingo.

La signora era il capo del gruppo, spiegano alla Gdf, «riceveva negli uffici di via Vitelleschi, aveva un nutrito portafoglio clienti, sapeva gestire rapporti personali». Alla donna sono stati sequestrati beni e proprietà per cifre con molti zeri. Partendo dalle auto, per arrivare al deposito da 520mila euro e la villa a Fregene. «Era una vera e propria associazione criminale. Il giro è andato avanti per circa 5 anni (2005-2010), traendo in inganno oltre 470 persone, delle quali 170 hanno successivamente presentato formale denuncia».

Gli accertamenti dei militari guidati dal generale Leandro Cuzzocrea, sono stati coordinati dal pm Stefano Rocco Fava e dal procuratore aggiunto Nello Rossi. La promessa per chi affidava i fondi era allettante. «Indicavano un interesse di guadagno del 10% annuo. Inoltre attraverso la consegna di moduli del Medio Credito Lombardo (società incorporata nel 2000 in Banca Intesa e completamente estranea alla vicenda) davano anche una parvenza di legalità. Le informative erano invece fatte in casa, ricalcate su quelle di una finanziaria, anche questa chiusa da tempo e ignara degli affari della Giri e dei suoi compari».

Poi le somme, consistenti in assegni in bianco, venivano successivamente versate in conti correnti intestati a collaboratori o persone compiacenti che avevano il preciso compito di monetizzare gli assegni stessi, attraverso il prelievo in contanti, anche per ostacolare la ricostruzione dei flussi finanziari e l'accertamento della provenienza del denaro.

Già nel luglio del 2010 era scattato il sequestro preventivo di circa 700mila euro depositati presso vari istituti di credito, di autovetture e motocicli, tra cui una Porsche 911 Turbo S e di 2 immobili. Oggi sono scattate le altre misure. Tra cui quella che ha riguardato l'attrice cinese Xiao Dong Mei, 42 anni. La donna, nata ad Harbin, è la moglie del commercialista Federico Di Lauro, finito in carcere. A lei è stata sequestrata una villa sulla Camilluccia. A lui l'Azimut 55, un natante da 17 metri ormeggiato a Ponza.

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