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Questo articolo è stato pubblicato il 03 agosto 2011 alle ore 18:21.
Reguzzoni: dall'opposizione solo richieste di dimissioni
«Le opposizioni - ha detto il capogruppo della Lega, Marco Reguzzoni - abbiano un atteggiamentopiù responsabile di quello avuto finora. In questi tre annihanno solo saputo chiedere le dimissioni di Berlusconi. Dimissioni che non sono sul piatto e porterebbero il paese nel baratro. Si tratta invece di lavorare per far crescerel'economia». Quanto agli attacchi finanziari e ai possibili riflessi sulgoverno, dice: «la speculazione aggredisce tutti, sapevamo cheprima o poi sarebbe arrivata. Per fortuna abbiamo tenuto i contiin ordine e il nostro paese ha retto a tutti gli assalti». In un passaggio del discorso un attacco al Colle. «Non è ammissibile che il presidente della Repubblica, che è uno solo, abbia a disposizione 40 automobili».
Bersani: l'Italia è finita seriamente nei guai
«Penso che l'italia sia finita molto seriamente nei guai». Lo ha dichiarato il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, intervenendo alla Camera al dibattito sull'informativa del premier sulla crisi economica internazionale. «O sono su Marte io o ci sta lei», ha detto Bersani. «Signor presidente del Consiglio o ha sbagliato discorso o Parlamento: siamo in Italia e non si può descrivere la nostra situazione con i tratti di un cielo azzurro e qualche nuvola che spazziamo via. Credo che l'unico merito del suo discorso sia» di averlo fatto a «mercati chiusi». Serve «una svolta politica senza la quale nessuna cosa ci porterá risultato». I problemi, ha detto Bersani, «non si risolvono con un discorso o un monitoraggio con le parti sociali». Se Berlusconi fa un passo indietro, ha detto Bersani, noi siamo disposti a fare un passo avanti. Alla fine del discorso, tra i banchi della maggioranza, parte il coro di «Crozza! Crozza!». Il riferimento è al comico di Ballarò, Maurizio Crozza e alle sue imitazioni dell'esponente del Pd.
Alfano: contrari a fantomatici governi tecnici
«Noi siamo contrari a fantomatici governi tecnici». Lo ha scandito in aula il segertario del Pdl, Angelino Alfano. Chi è stato eletto e governa poi «torna dal popolo e si fa giudicare». Chi invece «presiede un governo tecnico mette le tasse e poi dal popolo a farsi giudicare non ci torna. Noi diciamo che con i governi tecnici si sente l'odore delle tasse», ha aggiunto Alfano. Quelle del presidente del Consiglio sulla crisi sono state «parole serie e affidabili per il Paese» ed è di «serietà e affidabilità che il Paese ha bisogno». Angelino Alfano ha aperto il suo primo discorso da segretario del Pd in aula alla Camera al termine dell'intervento del premier sulla crisi ringraziando il premier per il suo discorso. E anche per aver accettato il confronto parlamentare sulla crisi. «Anche questo - ha sottolineato - è stato un bel segnale: importante».
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