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Questo articolo è stato pubblicato il 04 agosto 2011 alle ore 12:50.
L'ultima modifica è del 04 agosto 2011 alle ore 10:01.

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Incontro governo-partisociali su crisi economica (Lapresse)Incontro governo-partisociali su crisi economica (Lapresse)

«Dopo relazione al Parlamento, ho la convinzione che solo la partecipazione di tutti gli attori economici e sociali puo» favorire un'uscita condivisa dalla crisi», ha detto il premier Silvio Berlusconi nel corso del
suo intervento all'incontro con le parti sociali sulla crisi economica. Dal pre incontro, che è si è svolto questa mattina nella foresteria di Confindustria tra imprenditori, Cgil, Cisl e Uil, e tutte le altre parti sociali, è uscito un documento comune in 6 punti sulla crescita, che è stato illustrato al Governo dalla presidente degli industriali, Emma Marcegaglia.

Parti sociali: non si può star fermi fino a settembre
«La gravità del momento non consente pause» e quindi «non si può restare fermi fino a settembre», si legge nel documento delle parti sociali presentato al governo da Emma Marcegaglia. «Noi siamo a disposizione nei prossimi giorni e nelle prossime settimane. Riteniamo che il Consiglio dei Ministri debba assumere decisioni rapidamente e sottoporle al Parlamento senza soluzioni di continuità. Non possiamo permetterci di rimanere fermi e in balia dei mercati fino a settembre. Il confronto non può esaurirsi in un incontro. Ma l'incontro di oggi non può esaurirsi in un avvio». Sei i punti del documento: pareggio di bilancio nel 2014, tagli effettivi ai costi della politca, liberalizzazioni e privatizzazioni,sblocco degli investimenti, semplificazione e riforma strutturale della Pubblica amministrazione, interventi per il mercato del lavoro.

Marcegaglia: la parola chiave è crescita
«Il tema vero da affrontare ora è l'urgenza, la parola chiave è "urgenza". Si prendano decisioni subito», ha detto il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, al termine dell'incontro a Palazzo Marini tra parti sociali e governo. «Il punto che ci preme di più in questo momento è: da una parte l'equilibrio di bilancio e dall'altra la crescita - ha ribadito la numero uno di viale dell'Astronomia - ci aspettiamo ci aspettiamo di essere convocati a breve dal governo mentre, da parte nostra, già nei prossimi giorni convocheremo una riunione tra le parti sociali.

Bonanni: occorre una sferzata alle riforme
Il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, ha sottolineato che il documento in 6 punti «è la posizione comune di tutte le parti sociali, che tutte insieme hanno espresso l'esigenza di dare una sterzata alle riforme italiane». Per Giovanni Centrella, segretario generale dell'Ugl, «occorre intervenire subito con riforme su fisco, costi della politica, energia, municipalizzate e infrastrutture. Dopo il rigore occorre creare le condizioni per lo sviluppo».

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