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Questo articolo è stato pubblicato il 05 agosto 2011 alle ore 17:02.
E' stata portata via in manette dall'aula del tribunale dove si sta svolgendo il processo a suo carico, l'ex primo ministro ucraino Yulia Tymoshenko,
accusato di abuso di potere durante il periodo in cui è stata alla guida del governo.
Il giudice Rodion Kireyev ne ha ordinato l'arresto per ripetute violazioni nei confronti della corte, dopo che la donna aveva inondato il suo account
su Twitter di commenti nei confronti del giudice e dei testimoni, con alcuni messaggi inviati direttamente dal suo iPad mentre si trovava in aula.
All'uscita del tribunale, la polizia ha dovuto contenere le proteste di alcuni suoi sostenitori e parlamentari del suo partito.
Conosciuta in Ucraina come la "Lady di ferro", vista la sua dichiarata ammirazione nei confronti di Margaret Thatcher, o come "Vona" (semplicemente "lei"), la Tymoshenko era già stata arrestata nel 2001. Le attuali accuse nei suoi confronti potrebbero costarle dai sette ai dieci anni di carcere, ma anche se riuscirà ad evitare la detenzione, una condanna definitiva le impedirebbe di partecipare alle elezioni parlamentari del prossimo anno e a quelle presidenziali previste nel 2015.
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