Afghanistan, quattro soldati Nato uccisi in un attentato. In un altro attacco feriti quattro italiani

Domenica di attacchi alle forze occidentali in Afghanistan. Quattro soldati Nato sono stati uccisi in due attacchi dei ribelli nel sud e nell'est del Paese. A riferirlo sono fonti stesse dell'Alleanza atlantica. Due dei soldati della forza Isaf rimasti uccisi oggi in Afghanistan erano francesi. Lo ha reso noto l'Eliseo, spiegando che i militari sono stati uccisi durante uno scontro con gli insorti nella vallata di Tagab, nell'Est del Paese. Nell'attacco altri cinque soldati francesi sono rimasti feritio.

Poco prima un altro attacco aveva interessato anche quattro soldati italiani. Lo scontro a fuoco è avvenuto nel distretto di Farah. Non sono, però, in pericolo di vita. Oltre ai 4 militari italiani è rimasto ferito anche un interprete afghano.

Lo scontro a fuoco, verificatosi nei pressi di un villaggio a circa 15 chilometri da Bala Balouk, era stato preceduto dalla deflagrazione di un ordigno esplosivo improvvisato. Il ferimento dei 4 militari italiani e dell'interprete afghano si è verificato nel corso di un'attività di pattugliamento congiunta con le forze di sicurezza locali per il controllo del territorio.

Dopo essere stati fatti oggetto di alcuni colpi di mortaio, che non hanno causato danni, i militari italiani si sono diretti verso l'origine dei colpi ed è in quel momento che è esploso l'ordigno e gli 'insorti' hanno dato il via allo scontro a fuoco contro i militari italiani.

Dal comando regionale ovest a guida italiana della missione Isaf confermano che "nessuno dei feriti coinvolti nell'esplosione risulta al momento essere in pericolo di vita". Al termine dell'attività di pattugliamento congiunta con le forze di sicurezza afghane era previsto anche un incontro con le autorità locali dei villaggi nella zona di Bala Balouk.

Appresa la notizia del ferimento di quattro paracadutisti italiani e di un interprete afghano, il presidente del Senato, Renato Schifani, anche a nome dell'Assemblea di Palazzo Madama, esprime la sua più affettuosa vicinanza ai feriti. Ribadendo l'importanza della missione italiana in Afghanistan e apprezzando il prezioso lavoro svolto dai nostri militari a difesa della democrazia, il presidente Schifani - si legge in una nota di Palazzo Madama - augura ai feriti una pronta e completa guarigione.

Karzai annuncia l'inchiesta

Il presidente dell'Afghanistan, Hamid Karzai, ha ordinato l'apertura di un'inchiesta ufficiale sull'uccisione di otto civili nel corso di un raid aereo della Nato, due giorni fa nella turbolenta provincia meridionale di Helmand: lo ha reso noto l'ufficio stampa della Presidenza della Repubblica, secondo cui le indagini saranno condotte da esperti locali. Il governatore provinciale Gulab Mangal ha precisato nel frattempo che le ennesime vittime tra la popolazione erano tutte parenti di un guerrigliero, rimasto anch'egli ucciso nel bombardamento. L'Alleanza atlantica, che sta già indagando per proprio conto, si è giustificata affermando che l'attacco era stato richiesto da una sua pattuglia dopo essere stata attaccata dai ribelli. È un fatto tuttavia che il frequente ripetersi episodi del genere sta rendendo via via più tesi e difficili i rapporti tra le autorità di Kabul e la coalizione filo-occidentale. Al punto che è quasi passato sotto silenzio, nel corso della riunione che Karzai stesso ha avuto con i propri consiglieri militari, il gravissimo episodio dell'elicottero Usa abbattuto ieri dai Talebani nella pronvicia centro-orientale di Maidan Wardak, con un bilancio di 31 militari americani morti insieme a otto afghani. Si è trattato del più grave episodio di sangue in assoluto che abbia colpito l'Isaf, la Forza internazionale di Assistenza per la Sicurezza guidata dall'Alleanza atlantica, dall'inizio della campagna contro gli ex studenti coranici, alla fine del 2001. Karzai, che ha comunque inviato le proprie condoglianze al pari grado statunitense Barack Obama e alle famiglie dei caduti, stando a fonti governative riservate lo avrebbe significativamente definito «l'incidente dell'elicottero».

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