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Questo articolo è stato pubblicato il 07 agosto 2011 alle ore 14:38.

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Per allentare lo stress dei reparti da combattimento messi a dura prova da dieci anni di conflitti in Afghanistan e Iraq l'US Army ha annunciato che la durata dei turni di missione oltremare, incluso quindi l'Afghanistan, verranno ridotti da 12 a 9 mesi. ''Lo stazionamento ridotto migliorerà la qualità della vita dei soldati e delle loro famiglie'', ha affermato il sottosegretario per l'esercito, John McHugh.

Nel 2007, quando l'impegno militare americano in Iraq era al culmine, i turni di missione dei reparti dell'esercito erano stati estesi dal segretario alla Difesa Robert Gates a quindici mesi con un paio di lunghe licenze di due settimane ogni cinque mesi. Successivamente i turni vennero riportati a 12 mesi che sono comunque il doppio del periodo di missione afghana assegnato ai reparti britannici, italiani e più in generale europei.
Numerosi studi hanno evidenziato il notevole impatto sui militari delle ripetute e prolungate missioni in Iraq o Afghanistan che, a detta degli stessi alti ufficiali dell'esercito, possono causare stress eccessivo e hanno aumentato il tasso medio di suicidi tra le truppe saliti a 434 nel 2010 tra tutte le forze armate di Washington contro i 381 del 2009 secondo i dati diffusi dall'organizzazione Congress.org.

Le turnazioni annuali comportano però vantaggi militari e finanziari perché riducono i costi logistici (per una brigata statunitense schierata ne vengono avvicendate due europee) e i militari sul campo hanno il tempo di mettere a frutto la conoscenza del terreno e dei loro interlocutori afghani. Tra i militari europei quando esperienza e conoscenza del teatro operativo raggiungono un livello elevato il turno di missione semestrale è quasi terminato.
La decisione del Pentagono aumenterà i costi logistici della missione afghana che subiranno però costanti riduzioni grazie al ritiro di molti militari. Il rimpatrio di 33 mila soldati nei prossimi dodici mesi comporterà un risparmio di oltre 30 miliardi di dollari sui 100 spesi quest'anno per finanziare la missione a Kabul. Avvicendamenti più frequenti vengono quindi resi compatibili e sostenibili finanziariamente con la progressiva riduzione del contingente.

Sui media americani ha avuto un forte impatto emotivo la notizia che tra i 31 militari morti nell'abbattimento dell'elicottero Ch-47 nella valle di Tangi (provincia di Wardak) si trovavano anche molto incursori di Marina del team antiterrorismo (noto anche come "Team 6") di Navy Seal che aveva ucciso Osama bin Laden il 2 maggio scorso.
Nonostante i sospetti iniziali che i talebani avessero impiegato missili antiaerei portatili, pare confermato che il grande elicottero delle forze speciali sia stato abbattuto con un lanciarazzi Rpg, arma rustica di origine russa ma propdotta in una ventina di Paesi, dotata di munizioni antiuomo e anticarro, assai diffusa nel mondo e impiegata in Afghanistan dall'esercito e dagli insorti. Benché sia stata concepito per l'impiego terrestre, l'Rpg è già stato impiegato con successo contro gli elicotteri in volo a bassa quota in Iraq e nello stesso Afghanistan

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