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Questo articolo è stato pubblicato il 16 agosto 2011 alle ore 12:50.

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Bossi a Ponte di Legno: «E' arrivata la fine dell'Italia». E torna a parlare di secessione e terroniBossi a Ponte di Legno: «E' arrivata la fine dell'Italia». E torna a parlare di secessione e terroni

Alle spalle, il figlio Renzo con una t-shirt con il ritratto del padre e l'assessore lombardo allo Sport Monica Rizzi, che alla fine di luglio era stata accusata di aver favorito illecitamente l'elezione al Pirellone dell'amico "Trota". Davanti, il popolo leghista radunato sul pratone fresco di Ponte di Legno.

Per tutti loro, Umberto Bossi ha parole dal tono biblico: «Tutti avete capito che è un segnale inesorabile. E' arrivata la fine dell'Italia, questa è la verità». La manovra è stata varata, tutti conoscono i sacrifici che li aspettano e Bossi non rinuncia a ribadire con forza come, secondo lui, siamo arrivati a questo punto: «Abbiamo un debito enorme fatto dai socialisti, dai comunisti, dai democristiani - ha detto Bossi - Siamo arrivati a un punto in cui se Tremonti non riesce a vendere i titoli di Stato all'estero non riesce più a pagare le pensioni e la sanità. Deve chiudere gli ospedali».

Per poi proseguire: «Siamo al dunque. Bisognava assolutamente fare un po' di tagli, altrimenti l'Europa ci uccideva stavolta. Nessuno voleva. Ma il problema era: si taglia ai ricchi o ai poveri? Io non ho dubbi. Meglio la nostra gente, i migliori di poveri, i nostri, che possono andare avanti in battaglia domani per l'obiettivo fondamentale: Padania».

«La Lega ha salvato le pensioni», ma «abbiamo litigato tutto il giorno». E Brunetta...
Bossi ha voluto rivendicare più volte alla Lega il merito di «aver salvato le pensioni». Un tema sul quale il ministro delle Riforme ha riferito che «abbiamo litigato tutto il giorno e per poco non passiamo alle vie di fatto», riferendosi in particolare ad una telefonata arrivata in Consiglio dei ministri al collega Brunetta da parte di Bankitalia. «A Brunetta - ha spiegato da Ponte di Legno Bossi - ho detto: "Nano di Venezia, non rompere i c..."». Il leader della Lega si è detto dunque sollevato per aver evitato il taglio delle pensioni anche perché «a un certo punto ho pensato di non farcela». In futuro Bossi ha detto comunque di aspettarsi un nuovo round in materia: «Non mi faccio illusioni, Bankitalia, Bce ci chiederanno ancora di tagliare le pensioni e dovremo litigare sempre, ma la Lega non molla».

Oggi esclude le elezioni anticipate. E comunque «meglio Scilipoti che la Montalcini»
Il giorno dopo Ponte di Legno, Bossi conversa con alcuni giornalisti all'Hotel Mirella ed esclude le elezioni anticipate: «Non stiamo pensando a quelle cose lì, se dicessi qualcosa per 15 giorni tutti parlerebbero di elezioni e spaventerebbero la gente. Noi andiamo alle elezioni quando gli alleati sono d'accordo», facendo indirettamente riferimento alle parole del premier Silvio Berlusconi, che ha assicurato il traguardo naturale del 2013. L'importante è trovare i voti. E anche quello di uno dei "peones" come Domenico Scilipoti può essere utile. «Scilipoti? Meglio lui che quella scienzata, la Montalcini. Scilipoti - ha aggiunto Bossi - non lo conosco però è una brava persona visto che dà i voti al governo».

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