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Questo articolo è stato pubblicato il 16 agosto 2011 alle ore 20:30.
L'ultima modifica è del 16 agosto 2011 alle ore 14:06.

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Manca ancora una settimana all'inizio della battaglia parlamentare, ma domani la manovra aggiuntiva approvata venerdì dal Consiglio dei ministri arriva ufficialmente al Senato (leggi l'Abc). Il presidente di Palazzo Madama, Renato Schifani, ha convocato l'assemblea per domani pomeriggio alle 16.30 per la presentazione del ddl di conversione del decreto di correzione dei conti. Sarà una seduta lampo che servirà ad annunciare ufficialmente il calendario dei lavori: il timing del ddl di conversione prevede il suo arrivo il 22 agosto alle commissioni Bilancio e Affari costituzionali per poi sbarcare in Aula il 5-6 settembre.

Governo valuta prelievo su capitali "scudati"
Stamane intanto il premier Silvio Berlusconi ha lasciato la Sardegna alla volta di Arcore. Quanto alle possibili modifiche Berlusconi non chiude la porta all'idea ventilata dal Pd di colpire i capitali rientrati in Italia grazie allo scudo fiscale. «Non l'ho ancora vista - dice ai cronisti all'aeroporto di Olbia -. Se può essere un'idea? Non lo so. Francamente fatemela vedere prima di esprimere un giudizio». Ma fonti del Pdl confermano che il governo starebbe valutando un possibile intervento sui capitali scudati: si lavora a una cifra compresa tra l'1 e il 2%. Pd e Idv, però, chiedono un prelievo ben più consistente, attorno al «20%», che farebbe incassare tra i 15 e i 20 miliardi di euro.

Relazione Rgs: 1,9 miliardi a regime da tassazione rendite
Intanto cominciano a emergere nuovi dettagli sulla manovra aggiuntiva varata dall'esecutivo. Secondo la relazione tecnica, anticipata oggi dall'agenzia Ansa, la norma che armonizza la tassazione delle rendite finanziarie al 20%, con esclusione dei titoli di Stato, porterà nelle casse dello Stato a regime 1.919 miliardi di euro. Tenendo conto delle «minori ritenute da scomputare ai fini delle imposte sui redditi», il gettito arriva per la precisione a 1.942 milioni. Per il 2012 e il 2013 il gettito è però di 1.494 e 1.724 milioni di euro. Poi dal 2014 la norma entrerà a a «regime».

Dal contributo di solidarietà 3,8 miliardi
Quanto al contributo di solidarietà esteso ai privati e oggetto di un forte sconto all'interno della stessa maggioranza, in base ai calcoli effettuati dai tecnici dell'Economia, dovrebbe portare nelle casse dello Stato 3.817,4 milioni di euro in tre anni. Secondo la relazione il gettito aggiuntivo sarà di 674,4 milioni nel 2012, 1.557 nel 2013 e 1.586 nel 2014. «Poichè il contributo è deducibile dal reddito complessivo - si legge nel documento - per ottenere il corrispondente gettito Irpef annuo netto occorre tener conto dei relativi effetti fiscali che sono stimati in circa -1.172 milioni di euro di Irpef e -35 e -12 milioni di addizionale regionale e comunale».

Tfr due anni dopo per 19mila statali
Altro capitolo è quello dello slittamento dell'erogazione del tfr per gli statali, che scelgono il pensionamento anticipato e che interesserebbe «circa 19mila» lavoratori nel 2012. Per i pensionamenti di vecchiaia, la cui indennità di buonuscita slitta di sei mesi, il numero degli interessati va invece da 16.500 a 35mila, «tenendo conto che una parte dei soggetti in esame manifesta la propensione di accedere al pensionamento successivamente alla maturazione dei requisiti minimi». Dalla relazione tecnica si scopre poi che la norma che abolisce gli enti con meno di 70 addetti non ha una deroga, come invece un precedente provvedimento analogo, per gli enti di ricerca.

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