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Questo articolo è stato pubblicato il 29 agosto 2011 alle ore 19:07.

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Umberto Bossi, Silvio Berlusconi e Giulio TremontiUmberto Bossi, Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti

Nessun ritocco dell'Iva, la cui modifica sarà affrontata nell'ambito della delega fiscale (passa quindi la linea Tremonti), cancellazione del contributo di solidarietà che sarà sostituito da nuove misure fiscali (si parla di una tassazione del 5%) su intestazioni e interposizioni patrimoniali elusive e da una riduzione delle norme di vantaggio fiscale previste per le società cooperative. E ancora mini-intervento sulle pensioni, con la soglia fissata a 40 anni di contributi considerando «gli anni effettivi di lavoro». Mentre sulle province confermata la soppressione tout court come pure il dimezzamento dei parlamentari: entrambe le misure saranno però oggetto di un ddl costituzionale.

Riunione fiume ad Arcore tra Pdl e Lega
È questo, in estrema sintesi, il pacchetto di modifiche che è emerso nel corso del lungo vertice convocato stamane ad Arcore e al quale hanno partecipato Silvio Berlusconi, il ministro dell'Economia e una consistente delegazione del Pdl (guidata da Angelino Alfano) e della Lega (presenti Umberto Bossi, Roberto Maroni e Roberto Calderoli). Alla fine, dunque, la maggioranza riesce a trovare la quadra ma, racconta chi ha preso parte al summit, non è stato un confronto facile vista la contrarietà del ministro Giulio Tremonti, anche lui ad Arcore, a molte delle misure sul tavolo.

Sull'Iva passa la linea Tremonti. Mini-ritocco sulle pensioni
Così, alla fine, sulla possibilità di un rialzo dell'imposta sul valore aggiunto il titolare dell'Economia è riuscito a far passare la sua linea, cioè quella del rinvio di un eventuale rialzo all'interno della delega fiscale. Pdl e Lega hanno quindi studiato un'altra strada per arrivare al medesimo risultato: cioè quella di una tassazione su intestazioni e interposizioni patrimoniali elusive e di una scure sulle coop per ricavare risorse da destinare alla soppressione della super Irpef. Che dunque dovrebbe finire definiitivamente nel cassetto come chiedeva del resto il Cavaliere. Quanto alle pensioni, altro delicato argomento sull'asse Pdl-Lega, è stato concordato «il mantenimento dell'attuale regime previdenziale già previsto per coloro che abbiano maturato quarant'anni di contributi con esclusione dei periodi relativi al percorso di laurea e al servizio militare che rimangono comunque utili ai fini del calcolo della pensione».

Via alla riduzione dei i tagli agli enti locali
Dal summit arriva poi una boccata d'ossigeno anche per gli enti locali. La riduzione dei tagli previsti a loro carico dovrebbe aggirarsi attorno ai due miliardi di euro. Maroni ha illustrato la proposta alla delegazione dei sindaci lasciando il vertice di Arcore poco dopo le 16 ed è poi tornato nella residenza milanese del premier per riferire dell'esito del confronto con i sindaci. Su questo punto, le richieste degli amministratori erano state molto chiare: drastica riduzione dei loro sacrifici o sarà ancora mobilitazione. Non è escluso dunque che la maggioranza possa reperire ulteriori risorse prima del deposito degli emendamenti fissato tra qualche ora. Anche perché, per il momento, dall'Anci non arrivano giudizi molto positivi sul vertice di Arcore. «C'è qualche timido riconoscimento per la situazione finanziaria degli Enti locali ma, in attesa di conoscere i dettagli dell'accordo di maggioranza, il giudizio si configura più negativo che positivo», taglia corto il presidente facente funzione dell'Anci, Osvaldo Napoli.

Piccoli Comuni: nessuna soppressione ma accorpare le funzioni
Sul fronte, poi, della soppressione dei piccoli municipi è stata decisa la «sostituzione dell'articolo della manovra relativo ai piccoli Comuni con un nuovo testo che preveda l'obbligo dello svolgimento in forma di unione di tutte le funzioni fondamentali a partire dall'anno 2013 nonché il mantenimento dei consigli comunali con riduzione dei loro componenti senza indennità o gettone alcuno per i loro membri». Insomma, su questo punto le richieste dei sindaci dei Comuni sotto i mille abitanti - che nei giorni scorsi avevano incontrato anche il sottosegretario Gianni Letta ottenendo da lui precise rassicurazioni - sono state invece in gran parte accolte.

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