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Questo articolo è stato pubblicato il 01 settembre 2011 alle ore 19:30.
L'ultima modifica è del 01 settembre 2011 alle ore 13:35.

In carcere chi avrà evaso le imposte per somme superiori a 3 milioni di euro e pubblicazione on line, sui siti dei Comuni, dei redditti di «categorie di contribuenti o di redditi». E ancora andranno solo agli enti locali i maggiori proventi che arriveranno dalla Robin Tax (niente più alleggerimento dei tagli per i ministeri), mentre i Comuni che collaborano all'accertamento tributario potranno incassare i frutti della lotta all'evasione per il 2012-2014. Arrivano finalmente in commissione Bilancio gli emendamenti firmati dal ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, e dal relatore Antonio Azzollini. Proprio il titolare di via XX Settembre sta illustrando le proposte di modifica in commissione. «I saldi restano assolutamente invariati», ha detto il ministro. Le risorse che arriveranno dalle nuove misure di lotta all'evasione, ha aggiunto, sono «pari a quanto avremo preso dal contributo di solidarietà». La conferenza dei capigruppo ha poi deciso che il decreto sarà in Aula al Senato martedì pomeriggio.
Tremonti: due sole modifiche in testo decreto
Secondo Tremonti «oggi il Senato ha definito contenuti e tempi del decreto sula manovra con grande efficacia e senso di responsabilità. Il testo che sarà approvato coincide con quello iniziale con due sole differenze». Il ministro ha spiegato che si tratta del «gettito della Robin Tax» che non sarà più diviso tra ministeri ed enti locali ma andrà soltanto a coprire i tagli delle autonomie locali. L'altro punto, ha aggiunto, è che «al posto del contributo di solidarietà» è stato messo in piedi «un apparato di norme antievasione di grande efficacia». Insomma, il mancato gettito del contributo di solidarietà - che salta per i privati ma resta per statali e pensionati d'oro - sarà compensato da un irrigidimento della lotta all'evasione.
Il ministro: in dichiarazione redditi anche rapporti con le banche
Tremonti ha poi aggiunti altri dettagli sulle correzioni apportate dall'esecutivo. «Nella dichiarazione dei redditi dovrà essere indicata la banca presso cui si ha un rapporto. Riteniamo che possa avere un effetto deterrente dichiarare la banca e il reddito». Così «l'Agenzia delle Entrate può procedere, sulla base di questi dati, sentite le Associazioni di categoria degli operatori finanziari per le tipologie di informazioni da acquisire, alla elaborazione di specifiche liste selettive di contribuenti da sottoporre a controllo». Tremonti ha poi precisato che i Comuni avranno un ruolo da protagonisti nella lotta al sommerso. «I consigli tributari presso i Comuni riceveranno i dati dalle agenzie delle entrate e avranno una funzione di controllo. In Italia ci sono otto mila Comuni e molte auto di lusso rispetto a quanto si dichiara nelle dichiarazioni dei redditi».
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